Astronomia
Una cometa appena scoperta potrebbe entrare in collisione con Marte?
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- Pubblicato 27 Febbraio 2013
- Scritto da Giuseppe Petricca
Come da titolo, una cometa appena scoperta potrebbe -nell'Ottobre 2014, quindi tra circa un anno e mezzo- impattare sul nostro pianeta vicino, Marte. Attualmente si dispone di pochi dati al riguardo, e con questi si è riuscito ad inserire negli scenari potenziali una eventualità del genere.
La cometa è denominata C/2013 A1 (scoperta dal 'Cacciatore di Comete' Robert McNaught durante lo scorso mese) ed è stata individuata la prima volta dall'osservatorio Australiano di Siding Springs, nel New South Wales. Grazie a queste osservazioni, unite a delle immagini precedenti acquisite dal Catalina Sky Survey in Arizona, hanno portato al calcolo prelimnare della distanza minima tra il Pianeta Rosso e il nucleo cometario.
Questo valore corrisponde a poco più di 100000 Km, una distanza di sicurezza in questo caso, ma la mancanza di dati sufficienti pone Marte stesso nel 'range' di incertezza previsto. L'eventuale data di impatto sarebbe il 19 Ottobre 2014, nel caso che i calcoli lo confermino. Se comunque, seguiamo questo scenario solamente ipotetico per ora, arriviamo a dati ancora più eclatanti. La cometa viaggia in senso opposto alla direzione dell'orbita del pianeta, quindi impatterà contro la sua superficie a tutta forza, ad una velocità molto elevata, per creare un cratere di circa 500 Km di diametro, liberando nel processo una energia immensa, 20 miliardi di megatoni! Per paragone, la bomba atomica più potente mai fatta esplodere sulla Terra, era solamente di 50 megatoni.
Nell'immagine sottostante, una simulazione (con i dati orbitali ora disponibili) di come apparirebbe questo passaggio ravvicinato al Pianeta Rosso.
(Credits Image: Celestia Software)
Certo, queste sono, al momento, solamente teorie, dato che i giorni di osservazione e monitoraggio costante non arrivano neanche a tre mesi complessivi. Comunque, anche in assenza di impatto, la vista della cometa risulterà spettacolare dalla superficie di Marte, dove ricordiamo, sono ancora operativi due rover (Opportunity e Curiosity) che riusciranno ad osservarla pienamente. Inoltre ci sono numerose sonde esplorative in orbita al pianeta stesso, che potranno fornire immagini ad alta risoluzione del passaggio.
Ci saranno aggiornamenti appena i nuovi dati emergeranno dalle analisi.
Giuseppe Petricca -- MeteoPortaleItalia
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