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Astronomia

Buco nero supermassiccio nascosto al centro della nostra Galassia

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buco neroIl telescopio spaziale per l'osservazione di raggi X "NuSTAR", lanciato nello spazio il 13 giugno 2012, ha fornito delle immagini di un buco nero supermassiccio nascosto al centro della nostra Galassia.

In astrofisica questo elemento è noto come Sgr A* (Sgr sta per Sagittarius, il che implica che si trova nello spazio nella costellazione del Sagittario). Nelle immagini pervenute si vedono dei fulgori temporanei, si tratta di bagliori provocati da onde radio. Questo confermerebbe l'attività del buco nero, caratterizzata da rapide e brevi esplosioni.

Il buco nero supermassiccio non è visibile (si presume che la sua massa sia pari milioni di volte quella del Sole). L'osservatorio è riuscito a registrare intense radiazioni provenienti dalla materia che lo circonda, che raggiunte velocità molto elevate. Quando il buco nero assorbe un dato volume di materia rilascia una quantità molto grande di energia che è visibile sotto forma di raggi X, cioè come esplosioni o flash di raggi X.

Le osservazioni sono state effettuate poi in luglio, assieme al telescopio spaziale Chandra (NASA), che opera su una più ristretta gamma di onde radio, ed anche con i telescopi terrestri Keck che lavorano invece con gli infrarossi.

Per il momento non sono state fatte delle scoperte scientifiche. NuSTAR ha solamente registrato le onde radio che caratterizzano la comparsa del "nostro" buco nero. Questo tipo di telescopi ci aiutano a comprendere perché Sagittarius A*, che nel complesso è tranquillo, di tanto in tanto manifesta attività esplosive, come afferma Fiona Harrison, capo ricercatore del progetto. E' rilevante il fatto che NuSTAR è molto sensibile ad un'ampia gamma di radiazioni forti, tanto da scorgere i dettagli di questi processi.

Soprattutto, Sgr A* è "silente", e questo fatto pone degli interrogativi, anche se fino a pochi secoli fa era molto più attivo come dimostrato dalle ricerche degli scienziati russi. Il buco nero aveva incorporato la materia che lo circondava in massicce quantità e di conseguenza brillava molto di più di raggi X.

Già nel 1993 con l'aiuto dell'osservatorio russo a raggi X "Granat" venne palesata la forte radioattività della nebulosa molecolare Sgr B che si trova a dieci parsec da Sgr A* (circa 300mila milioni di chilometri). I ricercatori russi Rashid Sunyaev, Maksim Markevič e Michail Pavlinskij dell'Istituto di ricerche spaziali dell'Accademia delle Scienze russa, hanno avanzato la loro spiegazione al fenomeno. La nuvola molecolare, per parlare in senso metaforico, "riflette" la luce dei raggi X del buco nero supermassiccio che 300 anni fa era milioni di volte più luminoso di adesso.

Questa supposizione venne sostenuta con l'aiuto del telescopio "INTEGRAL" (Agenzia Spaziale Europea). In dieci anni di osservazioni sono riusciti a rivelare che la nebulosa molecolare radioattiva Sgr B si sta gradualmente spegnendo, in quanto il buco nero Sgr A*, l'emittente "originario" di fotoni a raggi X, è inattivo.

A prescindere dal "letargo" temporaneo, Sgr A* potrebbe svegliarsi nel 2013. La causa potrebbe essere una nuvola gassosa, non molto grande, che si sta muovendo direttamente in direzione del buco nero. Il prossimo anno dovrebbe avvicinarvisi approssimativamente a 40 miliardi di chilometri (per capirci, 270 volte di più della distanza fra Terra e Sole). Si presume che sotto l'influenza della forza di attrazione gravitazionale del buco nero, la nebulosa molecolare comincerà a sfaldarsi e parte della materia che la compone si "dirigerà" alla volta del buco nero, questo comporterà un nuovo sprazzo di attività. Gli astronomi e astrofisici si aspettano dei fenomeni celesti di interesse ancora maggiore.

Di seguito un video relativo alle funzioni scientifiche di NuStar nello spazio alla ricerca dei buchi neri.

Luciano Serangeli mpi end

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