Astronomia
Scoperta la STELLA più antica dell'Universo?
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- Categoria: Astronomia
- Pubblicato 05 Marzo 2014
- Scritto da Redazione Meteo Portale Italia
E' sempre un questito di attualità che di tanto in tanto si ripropone magari sfogliando una rivista o semplicemente leggendo un libro di astronomia; come sono nate le prime stelle? Per trovare queste risposte bisognerebbe tornare indietro nel tempo fino all'epoca del Big Bang, la violentissima esplosione che ha originato enormi nubi di particelle composte da elio ed idrogeno.
Poi, dal successivo collasso di queste nubi, si sono formate le prime stelle. Proprio sulla scia di tali esplosioni, tuttavia, nuove nubi di gas hanno gradualmente dato vita ad una seconda generazione di stelle che possono essere ancora oggi osservate anche attraverso l'ausilio dei comuni telescopi.
Gli scienziati del MIT, proprio durante l'osservazione di quelle stelle, ne hanno scoperta una distante diverse migliaia di anni luce dalla Terra, con un'età di 13,7 miliardi di anni. Proprio in relazione a questo si può tranquillamente definire una delle stelle più antiche dell'Universo.
Dopo svariati anni di stupi e di approfondimenti relativi alla nascita e alla successiva evoluzione delle stelle, gli scienziati hanno sempre sostenuto che le prime stelle dovessero contenere una grande quantità di energia, che poi rilasciavano espellendo elementi pesanti quali il carbonio, l'ossigeno e il ferro.
Tuttavia la stella osservata recentemente dai membri del MIT sembra negare tale ipotesi; la piccola quantità di ferro contenuto in essa infatti suggerisce che si tratta di una stella di seconda generazione. Un altro duddio sorto agli scienziati riguarda il ferro; essendo i livelli così bassi la sua stella pro-genitrice non doveva poi essere così energetica come invece si supponeva nei primi studi.
Attraverso l'utilizzo del telescopio SkyMapper, che studia i pianeti, gli asteroidi e le stelle nell'Emisfero australe, i ricercatori hanno quindi ristretto il campo ad alcune stelle con composti chimichi decisamente compatibili, osservandole poi in maniera più approfondita attraverso l'ausilio dei telescopi Magellan, in Cile.
Osservando attentamente hanno individuato una stella contenente un livello di ferro 10 milioni di volte inferiore a quello contenuto nel sole. Si tratta della minore quantità di ferro mai contenuto in una stella, ma abbastanza tuttavia da convalidare l'ipotesi che si tratti effettivamente di una stella di seconda generazione.
Fonte immagine Galileo.it
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