Previsioni & Previsioni grafiche
Meteo Week-End: In arrivo un violento peggioramento, piogge copiose al Nord e sulle tirreniche. Poi arriva il freddo invernale
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- Pubblicato 25 Ottobre 2012
- Scritto da Rinaldo Cilli
Non inganni il sole che oggi spadroneggerà indiscusso su gran parte della nostra Penisola (instabilità a parte tra la Sicilia e la Calabria), perchè i prossimi giorni saranno caratterizzati da un intenso peggioramento di stampo nord-atlantico, seguito poi da un irruzione d'aria fredda particolarmente veemente che farà crollare le temperature anche di 10-13°C sia nei valori massimi che in quelli minimi, generando la prima, vera, fase invernale della stagione.
Tuttavia, osservando le ultime emissioni da parte dei modelli matematici di previsione, si evince chiaramente come qualcosa sia cambiato dal punto di vista configurativo, anche se il copione, fondamentalmente, resterà lo stesso e sarà improntato ad una fase meteorologica decisamente perturbata, un pò ovunque.
L'ingresso dell'aria fredda polare dovrebbe materializzarsi dapprima attraverso la porta della Bora e poi successivamente anche dalla Valle del Rodano, con il flusso freddo che andrà ad impattare sulla dorsale alpina per poi aggirarla da ovest, con le correnti da nord-est che diverranno tese dal Golfo del Leone.
Questa dinamica farà si che il peggioramento in arrivo tra venerdì e sabato sia seguito da nuove fasi instabili inquadrabili per l'inizio della successiva settimana, quando sul Tirreno andranno a scavarsi diversi sistemi basso pressori.
L'aria fredda riuscirà ad estendersi così a tutte le regioni del Centro-Nord, contribuendo a generare un corposo abbassamento delle temperature (in particolare al Settentrione).
Il maltempo inizierà già a farsi sentire nella giornata di domani quando, specie a partire dal pomeriggio, inizierà a piovere tra il Nord-Ovest, la Sardegna e le regioni tirreniche centro-settentrionali. Tra la sera e la notte la fenomenologia si andrà ulteriormente intensifcando, divenendo forte tra la Liguria, la Toscana, il Lazio, l'ovest della Sardegna e la Campania, ove prevediamo ingenti accumuli pluviometrici.
Giornata di maltempo intenso anche quella di sabato, ancora una volta, soprattutto tra Sardegna occidentale, regioni tirreniche ed estremo Nord-Est italico, ove le precipitazioni cadranno localmente in maniera abbondante.
Particolarmente colpite il Lazio e la Campania, ove gli accumuli potranno superare i 60-80 mm nella fase più intensa del peggioramento. Più asciutto al Nord-Ovest, in Sicilia e lungo la fascia adriatica.
Siamo nel pieno della fase perturbata; su gran parte del nostro Paese soffieranno intensi venti, di Maestrale sulla Sardegna, da ovest sul medio-basso Tirreno, da sud-ovest al Sud. I mari risulteranno molto mossi o agitati, specie quelli ponente. Tra la sera e la notte irrompe la Bora sull'alto Adriatico e l'aria fredda farà il suo ingresso sulle regioni settentrionali, ad iniziare dalle Val Padana orientale.
L'ingresso dell'aria fredda andrà ad alimentare un sistema depressionario attivo sulle nostre regioni e genererà rovesci, anche forti, su buona parte dell'estremo Nord italico. Pioverà ovunque, dal Friuli al Veneto, passando per il Trentino, l'Emilia, la Romagna, la Liguria e il Piemonte. Le temperature crolleranno e la neve raggiungerà le Alpi fino a quote generalmente comprese tra 900-1100 metri, in rapido e sensibile calo.
Il maltempo al Nord imperverserà per tutta la giornata di domenica, anche se la fenomenologia, soprattutto nella seconda parte, tenderà a concentrarsi sul settore di Nord-Ovest. Nevicherà sui monti piemontesi fin sotto i 600-700 metri, così come anche sull'Appennino romagnolo.
Trattandosi di precipitazioni sottoforma di rovescio, non è da escludere qualche fiocco fino in collina (sopra i 200-300 metri) nell'Appennino tosco-emiliano.
Instabilità anche sulle regioni centro-meridionali, specie adriatiche, ma con coinvolgimento delle restanti aree a partire dal pomeriggio. Forti temporali si spsoteranno dalla Sardegna verso le regioni tirreniche, per poi risalire verso nord ed impattare sulle regioni nord-orientali.
Neve in Appennino al di sopra dei 900-1000 metri, sulle Alpi centro-orientali oltre i 500/700, sull'Appennino romagnolo fino a quote collinari (sopra i 300-400 metri).
Per quel che concerne le temperature, dopo la fase mite vissuta nei giorni scorsi, ci attendiamo un vero e proprio "tracollo" termico, con i valori che perderanno anche 10-14°C sulle regioni centro-settentrionali. A risentire del calo più marcato sarà tuttavia il Nord, ove le massime a fatica superaranno i +8/+12°C, mentre al Centro-Sud ci attendiamo un calo soprattutto da lunedì, mentre per il week-end i valori diurni si attesterranno tra i +12/+16°C delle regioni centrali e i +17/+24°C dell'estremo meridione.
(Arriva la neve sulle Alpi e sugli Appennini)
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