Previsioni & Previsioni grafiche
MALTEMPO, ecco tutto quello che c'è da sapere fino a venerdì
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- Pubblicato 20 Maggio 2015
- Scritto da Luca Angelini
Partiamo con una breve analisi della carta in quota (mappa di apertura, centrata per l’alba di giovedì) per evidenziare in modo semplice e intuitivo le pedine atmosferiche coinvolte nell’evoluzione meteorologica dei prossimi tre giorni. Si nota subito una saccatura di origine polare che, costretta ad ovest dall’alta pressione delle Azzorre e ad est da un anticiclone sull’Europa orientale, va a svilupparsi lungo i meridiani centrali europei sino a spingersi fin sul nord Africa.
Il rinforzo dell’alta pressione delle Azzorre e la successiva espansione verso la Francia e l'Inghilterra porrà in essere un’accelerazione del flusso portante oltre il 50°parallelo (frecce gialle). In questo modo la saccatura sarà costretta a rilasciare un minimo secondario (goccia fredda) che scivolerà giovedì dal golfo Ligure verso la Corsica e la Sardegna. Proseguirà quindi la sua corsa venerdì sul Tirreno poi successivamente dovrebbe arenarsi a cavallo delle nostre regioni centrali, tentando di agganciare sabato il versante Adriatico. La perturbazione associata (immagine a destra) subirà pertanto una vistosa ondulazione che complicherà i piani un pò per tutti.
In tal modo si andrà infatti evolvendo un peggioramento a doppio corpo; in una prima fase (mercoledì) verranno interessate soprattutto le regioni del Nord (ma non tutte), mentre nella seconda fase l’asse delle piogge si sposterà anche al sud del Po, andando poi a coinvolgere soprattutto Centro e Sud peninsulare. Per quanto detto possiamo quindi iniziare a stilare un utile schema previsionale, che può essere riassunto come segue.
Mercoledì 20 il grosso del maltempo si concentrerà soprattutto sulle regioni alpine e prealpine centro orientali (Lombardia e Triveneto), dove sarà molto alta la probabilità di rovesci e temporali. Quota neve in calo sulle Alpi fino a 2.000-2.200 metri. Non si esclude qualche rovescio (soprattutto al pomeriggio) anche sull’Appennino Ligure e sui settori di confine tra Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Fiammata calda al Sud, con qualche punta massima fino oltre i 30°C.
Giovedì 21 la perturbazione raggiunge il Centro dove, pur subendo un certo indebolimento, riuscirà comunque a recare alcuni rovesci, specie nella notte sulla Sardegna e in mattinata sul settore peninsulare, in successivo trasferimento verso la Campania. Ancora marcata instabilità al Settentrione dove il rischio di precipitazioni, al mattino concentrato soprattutto sulle zone alpine, tenderà a coinvolgere gran parte dei settori. Quota neve intorno 2.000 metri sulle Alpi. Temperature in calo al Centro. Nel frattempo si completa il processo di cut-off descritto in precedenza, quindi…
Venerdì 22 dovrebbe essere la giornata peggiore, in termini di estensione e di carico piovoso. Le uniche zone che potrebbero rimanere in tutto o in parte escluse saranno la Sicilia, la Calabria e l’estremo sud della Puglia (particolari questi che però necessitano di conferme). Temperature in calo anche al Sud.
Luca Angelini
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