Previsioni & Previsioni grafiche
Tempo INSTABILE su tutta l'Italia, NEVE in Emilia, ROVESCI sul basso Tirreno
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- Pubblicato 06 Febbraio 2015
- Scritto da Rinaldo Cilli
L'Italia è preda del maltempo. Il passaggio di una forte perturbazione, in seno ad un vortice depressionario proveniente dalle Baleari, ha scatenato forti piogge e temporali tra il Centro Sud, la Sardegna e la Sicilia, mentre ha dato luogo ad abbondanti nevicate su numerose zone tra il basso Piemonte, la bassa Lombardia e l'Emilia occidentale.
La dinamica che ha portato a nevicate di simile portata (rivelatesi in alcune città decisamente più importanti rispetto al previsto) è attribuibile alla risalita di un vasto sistema nuvoloso collegato al fronte occluso del sistema perturbato succitato. L'afflusso dell'aria fredda da est (dalla porta della Bora), impattando sull'Appennino settentrionale, ha dato origine ad un cuscinetto d'aria fredda piuttosto intenso capace di concentrarsi in maniera più marcata tra il Cuneese, l'Alessandrino, il Parmense, il Piacentino e il Modenese, di fatto le zone che hanno registrato nelle ultime ore gli accumuli nevosi più abbondanti.
Oggi la situazione non subirà particolari variazioni; su tutto il Nord insisterà il maltempo e laddove non nevicherà son previste piogge intense e continuative. La neve cadrà ancora in maniera moderata, specie al mattino, su tutta l'Emilia occidentale, interessando principalmente le città di Parma, Piacenza, Modena e Bologna. Fiocchi residui anche sul basso Piemonte, mentre altrove la quota neve tenderà ad alzarsi, attestandosi in generale attorno ai 200-300 metri.
All'estremo Nord Ovest, soprattutto sulla parte occidentale del Piemonte, le precipitazioni insisteranno almeno fino alla notte, mentre altrove tenderanno a cessare. Più giù, sulle regioni centro-meridionali, attenzione ai rovesci a sfondo temporalesco tra Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, con nevicate sui rilievi al di sopra dei 600-800 metri. Acquazzoni residui anche al Centro, specie su Toscana, Umbria e Marche, meno frequenti tra Lazio, Abruzzo e Molise.
Rinaldo Cilli
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