Previsioni & Previsioni grafiche
Forti piogge e TEMPORALI intensi anche fra Calabria e Sicilia da giovedì
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- Pubblicato 02 Novembre 2014
- Scritto da Daniele Ingemi
Oltre a portare piogge molto abbondanti e diffuse su gran parte delle nostre regioni nord-occidentali, l’ondata di maltempo che a metà settimana si preparerà a flagellare l’Italia, causerà precipitazioni anche intense, anche su buona parte delle regioni meridionali, incluse le Isole Maggiori.
Precipitazioni, a prevalente sfogo di rovescio o temporale, fra giovedì 6 e venerdì 7 Novembre, rischiano di colpire diverse zone della Sicilia e della Calabria, causa l’interazione dell’umido flusso sciroccale, in risalita dalle coste libiche, con l’orografia locale.
Le intense e umide correnti da SE, dopo essersi umidificate sopra le calde acque dello Ionio, una volta giunte lungo le coste orientali di Sicilia e Calabria rischiano di scaricare piogge significative, anche sotto forma di manifestazioni temporalesche di moderata o forte intensità, o veri e propri nubifragi capaci di produrre quantitativi pluviometrici molto consistenti, in grado di provocare rapide ondata di piena di fiumi e torrenti.
Specie in quei settori pedemontani, soggetti a forti acclività, che permettono tempi di corrivazione molto stretti durante le ondate di piena (una caratteristica quasi unica delle fiumare della Calabria meridionale e della Sicilia orientale).
Nel caso specifico, sulla Sicilia orientale, queste precipitazioni, che caratterizzano il settore pre-frontale della profonda ciclogenesi in fase di ulteriore approfondimento fra il Canale di Sardegna e l’alta Tunisia, rischiano di essere enfatizzate dall’interazione dell’umido flusso da SE, carico di umidità, con i monti Peloritani, i quali con la loro mole costringeranno l’aria calda e umida, proveniente dallo Ionio, a salire bruscamente di quota.
Questa, urtando i primi contrafforti montuosi, salendo molto velocemente ad una certa quota tenderà a raffreddarsi condensandosi (raggiungendo il punto di saturazione) in imponenti nuvolosi scuri in continua rigenerazione sul versante orientale dei Peloritani.
Ma tale dinamica orografica potrà agevolare lo sviluppo di insidiosi temporali “autorigeneranti”, specie lungo il crinale fra Etna e monti Peloritani, visto lo sviluppo di poderosi moti ascensionali (“forcing” orografico) lungo il versante ionico di tali rilievi, alimentati dal continuo flusso sciroccale che risucchia aria calda e molto umida dal mar Libico e dal basso Ionio.
Una volta formatisi sopra la cima dell’Etna e le vette dei Peloritani questi temporali, agganciati in alta quota dai fortissimi venti da SO, attivi sopra gli 8000-9000 metri, rischiano di andare alla deriva verso il messinese, portando precipitazioni temporalesche anche molto abbondanti su aree piuttosto ristrette.
In queste particolari situazioni sinottiche, tipiche della stagione autunnale, sono proprio le aree fra l’alto catanese, il messinese, il reggino ionico e il catanzarese, a subire le precipitazioni più abbondanti, con accumuli che in meno di 24 ore possono superare la soglia limite dei 200 mm, con non poche ripercussioni sul territorio.
Inoltre i sostenuti venti di scirocco, che risaliranno lo Ionio, solleveranno anche un consistente moto ondoso che andandosi ad abbattere con grande impeto sui litorali della Sicilia orientale e della Calabria ionica, attiverà importanti mareggiate. L’avvento delle mareggiate da SE potrà ostacolare il naturale deflusso delle acque dei torrenti, ingrossati dalle piogge abbondanti, verso il mare, creando una sorta di tappo che rischia di favorire l’esondazione dei corsi d’acqua lungo le loro rispettive foci.
Daniele Ingemi
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