Meteo Storia Italia: eventi meteo rimasti negli annali

Comparazione 25 Gennaio 1956/ 25 GENNAIO 2014: nulla è già scritto..

Dettagli: Categoria principale: Meteo Italia; Categoria: Meteo Storia Italia: eventi meteo rimasti negli annali; Pubblicato 25 Gennaio 2014; Scritto da Emanuele

Tags:

25 gennaio 1956 e 2014 a confronto. Nel 1956 dal nulla all'Artico in pochi giorni..

Fino ad oggi per una nota serie di circostanze l'inverno non ha dimostrato grandi cose, sulla nostra Penisola e su gran parte dell'Europa . Proviamo allora a tornare indietro nel tempo e a vedere che tipo di situazione si venne a verificare il 25 gennaio del 1956 sulla nostra Penisola.

Andiamo allora ad osservare proprio la configurazione barica del 25 gennaio 1956.

Come potete osservare anche quel giorno non fu particolarmente freddo. Le termiche che vedete sono state registrate a 850 hpa, quindi circa 1500 metri di altezza. Si registò una -4°C in quota sulla catena alpina, una +0°C al centro/nord e una +2/+4°C sul resto della nostra Penisola.

Un contesto dunque non particolarmente freddo, per una di quelle annate che in termini di gelo e neve sulla nostra Penisola, successivamente entrerà nella storia.

Allora, adesso andiamo ad osservare le temperature della giornata odierna alla stessa quota di riferimento.

Paradossalmente la giornata odierna sembrerebbe essere più fredda di quella di 57 anni fa. Un'ondata di gelo in quel periodo raggiunse l'Italia, era circa il 27 gennaio, ma la fase critica si ebbe a partire dal 1 febbraio. Basti pensare che una -20°C a 850 hpa, interessò le Alpi e la Pianura padana. La neve raggiunse successivamente tutte le grandi città della nostra Penisola da nord a sud.

Temperature minime 1956

Da rilevare che il tutto avvenne senza episodi di riscaldamento stratosferico (stratwarming) di solito responsabili di un veloce quanto duraturo raffreddamento sull'Europa centro-orientale (vedi 1985).

Ovviamente, con questo articolo non stiamo alludendo ad una situazione simile in prospettiva , ma vogliamo solo far indendere ai nostri lettori che i fenomeni meteorologici non sempre seguono un determinato ordine basato su semplici indici teleconnettivi.

Aspettiamo dunque la fine dell'inverno per tirare le somme.

Emanuele Valeri end