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La "SCIENZA" perde Rita Levi Montalcini.... 103 volte GRAZIE.
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- Pubblicato 30 Dicembre 2012
- Scritto da Angelo Ruggieri
Il mondo scientifico perde oggi uno dei suoi migliori "allievi"... All'età di 103 anni e, soprattutto, serenamente, ci ha lasciato Rita Levi Montalcini.
Nata a Torino nel 1909, fu presto animata dalla passione per la scienza, quando volle proseguire gli studi nonostante la contrarietà del padre. Negli anni '30 si iscrisse a Medicina e condivise gli anni dello studio con futuri Nobel del calibro di Salvador Luria e Renato Dulbecco, da poco scomparso.
Rita Levi-Montalcini ha sempre affermato di sentirsi una donna libera. Cresciuta in «un mondo vittoriano, nel quale dominava la figura maschile e la donna aveva poche possibilità», ha dichiarato d'averne «risentito, poiché sapevo che le nostre capacità mentali - uomo e donna - son le stesse: abbiamo uguali possibilità e differente approccio».
Ha rinunciato per scelta a un marito e a una famiglia per dedicarsi interamente alla scienza. Riguardo alla propria esperienza di donna nell'ambito scientifico, ha descritto i rapporti coi collaboratori e studiosi sempre amichevoli e paritari, sostenendo che le donne costituiscono al pari degli uomini un immenso serbatoio di potenzialità, sebbene ancora lontane dal raggiungimento di una piena parità sociale.
Spesso attiva in campagne di interesse politico e sociale, come quelle contro le mine anti-uomo, o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società, nel 1992 istituì in memoria del padre, con la sorella gemella Paola, la Fondazione Rita Levi-Montalcini, rivolta alla formazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio universitarie a giovani studentesse africane (progetto "Un convitto per le ragazze Tuareg"), con l'obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgessero un ruolo da leader nella vita scientifica e sociale del proprio paese.
Rita Levi-Montalcini fu nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il 1º agosto del 2001. Oltre al premio Nobel per la medicina nel 1986, ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti fra i quali cinque lauree honoris causa: dall'Università di Uppsala, dal Weizmann Institute di Israele, dalla Saint Mary University e dalla Constantinian University (USA), dalla Università Bocconi (Milano), dal Politecnico di Torino.
Nel 1963 è stata la prima donna scienziata a ricevere il Premio Max Weinstein, donato dallo United Cerebral Palsy Association per contributi eccezionali nel campo della ricerca neurologica. Ha ricevuto il William Thomson Wakeman Award dalla National Paraplegia Foundation (1974), il Lewis S. Rosentiel Award per il notevole lavoro nella ricerca medica dalla Brandeis University (1982), il Louisa Gross Horwitz Prize of Columbia University (1983), l'Albert Lasker Basic Medical Research Award (1986).
Ha vinto inoltre il Premio internazionale Saint-Vincent, il premio Feltrinelli e il premio Albert Lasker per la ricerca medica. Il 30 settembre 2009, per i suoi studi sul sistema nervoso, ha ricevuto il Wendell Krieg Lifetime Achievement Award, riconoscimento internazionale istituito dalla più antica associazione internazionale dedicata allo studio del sistema nervoso, il Cajal Club.
103 volte GRAZIE!...
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