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Ma quale ondata di gelo? Arriva un freddo "piccolo piccolo". Perchè sparare al televisore..
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- Pubblicato 02 Dicembre 2012
- Scritto da Luciano Serangeli
La sfacciata retorica, ormai norma e consuetudine nei messaggi mediatici, fa si che chi si pone a controparte delle "false notizie", dell'eccezionalismo spalmato ovunque e su ogni evento, anche il più banale e "normale", venga colto dall'impaccio nel dovere argomentare una giusta critica, o per dire meglio un giusto diritto al controllo civile, sociale e morale, rispetto ad uno spaventoso decadimento dei costumi dell'informazione.
E' diventato normale e proprio per questo anormale, che a fare la storia siano sempre di più i vincitori, ma non quelli intesi alla vecchia maniera, che grandi della loro supremazia bellica ed economica vincevano le guerre, omettendo i propri crimini per dipingere quelli dell'avversario sconfitto.
No, in questo caso per vincitori si intendono coloro che hanno addomesticato le masse a uno stile di vita e innanzitutto di pensiero artefatto, plasmato, malleabile, modellabile, alimentandolo con grandezze inesistenti, fatti di una sfolgorante nullità ornati di lustrini, tanto da apparire sempre incredibili unicità mai verificatesi sul pianeta.
Chi ha cominciato questo sporco gioco oltreoceano, nel dopoguerra, portandosi appresso man mano tutti i cosiddetti Paesi civilizzati dell'occidente, all'inizio non aveva fatto i conti con una semplicissima ovvietà.
Prima o poi l'avrebbe pagata cara col disinteresse da eccesso di informazione, che ha reso i fruitori di notizie sempre più disattenti e intolleranti all'abbuffata di news, ormai sempre uguali, già note, vecchie dopo due minuti e per niente emozionanti.
Si era passati dall'informare con una certa velocità, all'informare in diretta e poi all'informare con eccesso di diretta.
A peggiorare la situazione c'era il calo di sensibilità degli utenti di fronte a fatti violenti, macabri, sanguinolenti, passati e ripassati in continuazione in rassegna visiva, anche ai più piccoli e persino negli orari dei pasti.
Quindi nessuna notizia abbastanza nuova o inedita, nessuna notizia abbastanza coinvolgente o emozionante.
Come risolvere la cosa?
Ed eccoli i geni americani, padroni della più grande industria cinematografica del mondo sfoderare il motto "the show must go on"( lo spettacolo deve continuare) e puntare sempre più sul clamore montato ad arte, sullo spettacolo puro allestito sulle petecchie, ovvero fatti piccoli piccoli, normali normali, trasformati in unici!
L'unica soluzione era quella di dipingere ogni evento, come straordinario, mai accaduto, da record, inquietante, apocalittico, nefasto, pernicioso, violentissimo, abominevole, catastrofico, allucinante e per finire stratosferico.
Nasceva così il "travestitismo informativo".
Ora accade che anche qui, sul suolo Patrio, i nostri prodi operatori dell'informazione si siano voluti uniformare a tale scienza della "patacca informativa", ovviamente manco a dirlo con almeno un ventennio di ritardo rispetto ai maestri americani e cosa ancora peggiore, non avendo alcuna esperienza di "effetti speciali", partorendo ovviamente risultati a dir poco grotteschi e da copiatura durante il compito in classe alle medie. Patetici.
Ma che gli americani dispongano di Hollywood e noi dell'attuale misera cosa che è divenuta Cinecittà, che gli americani abbiano registi del calibro di Spielberg e noi qualche "finto" gruppettaro snob, pseudo intellettuale ma notoriamente con la crapa vuota, lo sanno tutti.
Allora perchè imbastire sceneggiate di pessimo livello su notizie che non stanno in piedi perchè notizie non sono, sputtanandosi nel tentativo ridicolo di renderle credibili?
Nel mio caso è lapalissiano che mi riferisco a questo campaccio fangoso che è diventata la meteorologia. Questa latrina dove si piscia impunemente e che puzza sempre di più! Questo odioso, maledetto stillicidio di fatti sempre senza precedenti, manco fossimo nel pieno degli eventi dell'Apocalisse!
Ultimo accadimento bastardamente eccezionale e che ci ha fatto sanguinare i timpani per quante volte ci è stato sparato nelle orecchie negli ultimi giorni, è che stiamo per essere investiti nei prossimi due gironi da un'ondata di gelo mai vista ad inizio dicembre ! Persino i nonni dei più vecchi di noi si troveranno a dover assistere a qualcosa che la loro memoria non contempla!
Mai visto che l'inizio di dicembre potesse somigliare all'inizio di dicembre. Mai visto che l'inizio d'inverno potesse somigliare a un inizio di inverno.
Ci sarà persino l'occasione che le temperature minime si avvicinino allo zero e in qualche località vadano addirittura sotto. Ohibò!
Sarà colpa di Nibiru o di Nabucodonosor?
Ma no, dimenticavo!
E' perchè si sta avvicinando il 21 dicembre, quando moriremo tutti.
Fonte scientifica: - l'hanno detto i Maya... ( ma ne vogliamo parlare? )
Siamo sulla falsariga di "Non ci resta che piangere", dove il grande Massimo Troisi faceva gli scongiuri alle parole del monaco che gli ripeteva: - ricordati che devi morire!
Questo a dimostrazione che quando la televisione pubblica o privata che sia ti riempie la testa di minchiate, il danno è fatto.
Dai media il virus dell'allarmismo a tutti i costi si trasferisce alla popolazione, che non può più vivere una vita serena se non si sente minacciato da qualcosa di mortale, naturale o occulto che sia. L'importante è che sia mortale almeno quanto il terremoto che doveva radere al suolo Roma l'11 maggio del 2011.
La contaminazione sociale diventa così ampia che nemmeno una pandemia potrebbe fare tante vittime.
Sento dire da più parti: - Però così la meteorologia è diventata più divertente!
Ebbene vi dico invece come la penso io..
Se solo ne avessi le possibilità economiche, mi piacerebbe avere sempre accanto un fucile caricato a pallettoni e sparare sul televisore ogni qualvolta sento annunciare in TV che qualcosa di "straordifalso" sta per accadere.
A voi tutti buona domenica.
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