Editoriali

Il vecchio LEONE AFRICANO perde potenza. STOP alle TEMPERATURE ESTREME sulla Penisola! STOP AI TELEGIONALI!

Sta perdendo lentamente ma inesorabilmente forza il ruggito dell'Africa sul nostro Paese. La "bestiaccia" così potente non lo è più e va incontro alla sua fine, mentre tutta l'Italia ringrazia commossa.

Niente dura per sempre e solo i giornalisti televisivi non lo sanno, o meglio, lo sanno ma non fa ascolto dirlo.

Per la cronaca, quella vera,  lunedì appena trascorso è stata la giornata in cui le temperature sia in Italia che all'estero hanno fatto registrare picchi ben oltre i 40 gradi centigradi e questo è un dato di fatto, ormai ampiamente discusso e passato in giudicato.

Eppure, nonostante tutte ma proprio tutte le mappe termiche specialistiche facessero notare, in maniera chiara e di un'evidenza disarmante, che non vi sarebbero più stati eccessi termici del genere, bensì una minima ma continua flessione dei valori delle temperature al suolo, i vari TG dai più grandi ai più piccoli, hanno continuato a distribuire "bollini colorati in stile banana ciquita" ( solo in colori diversi ) a destra e a manca, proclamando giorno per giorno, ogni giorno, L'APICE immaginario dell'ultima avanzata dell'Anticiclone Africano sul nostro Paese.

Ora anche un bambino delle elementari sa che per apice si intende il culmine, la vetta massima, l'apoteosi di un fenomeno di qualsivoglia natura al quale segue poi l'inevitabile e triste discesa verso la fine e l'oblio.

E invece no, lunedì era l'apice, ieri era l'apice, oggi è l'apice, domani sarà l'apice, a detta delle redazioni giornalistiche di cui godiamo i miserevoli servizi di cronaca, non solo meteorologica ovviamente, da giornalismo di quart'ordine.

Una cosa è palesemente non vera? Ebbene loro ve la propinano lo stesso, perchè è ovvio che nelle riunioni di redazione la parola d'ordine è sempre la stessa: "Stupire e fare ascolto, non importa se con le bugiacce".

Eppure in nessuna redazione mancano fior di meteorologi con la M maiuscola.

Basti pensare ai professionisti dell'A.M. in Rai, a quelli della Epson Meteo e per meglio dire di Meteo.it in Mediaset e a due gran signori della meteorologia come Paolo Sottocorona e Mario Giuliacci su La7.

Ma come ampiamente risaputo, tali "personaggi tecnici" non vengono nemmeno ascoltati, anzi ignorati, snobbati e assolutamente non interpellati, in quanto è la redazione giornalistica a dettare i tempi dell'informazione ( artefatta ) e decidere in base a strategie di gossip nazional-popolare quello che è e che sarà il tempo, nonchè la tendenza termica sulla nazione, gli incessanti e straordinari record a cascata continua e una sfilza estenuante di apici, apici, apici.

Il tutto ben condito da STOMACHEVOLI NOMI IDIOTI che accompagnano qualsiasi fenomeno meteorologico.

Questa è la stampa che abbiamo e questa ci teniamo. Dico ci teniamo perchè è poco ma sicuro che non ce la meritiamo.

Ma veniamo all'oggi e diamogli un'occhiata a sto benedetto e fantasmagorico APICE che non c'è.

Lunedì scorso eravamo a 40 e anche a sfiorare i 42°C in alcune zone del Paese e se oggi è l'APICE, come minimo sfioreremo i 43, forse i 45 gradi, come nell'occasione di 3 anni fa ( il 24 luglio 2009 ) in quel di Decimomannu in Sardegna!

Cerco ma non trovo l'APICE, ma probabilmente sono io che non sono capace di trovarlo..

Insomma diciamocela tutta. L'APICE c'è ma non si vede.. Ebbene si lo ammetto! Non si vede proprio!

Vedo 38 gradi a Ferrara, Bologna, Firenze, Arezzo, Perugia e fino a un'ora fa a Rieti e Guidonia....

Poi 37 a Verona e Padova.

Altrove svariati 34/35/36...

Che tristezza non essere riuscito a trovare L'APICE. Ma domani è un nuvo giorno di APICE e saremo più fortunati!

"Temperature" ore 16:30 del 22-08-2012 - Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare

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