Editoriali

Fa CALDO? Meglio EVITARE parchi e giardini! Ecco perchè

Dettagli: Categoria principale: Meteo Italia; Categoria: Editoriali; Pubblicato 30 Giugno 2015; Scritto da Luca Angelini

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Sembrano i luoghi più adatti, invece nascondono qualche insidia.

Sembra un controsenso; dove ci si può riparare dal caldo in città se non frequentando parchi e giardini? Eppure, pensate un pò, è proprio in questi luoghi che scatta la trappola “ozono”. Un gas indispensabile in alta stratosfera, ma molto, molto dannoso per la nostra salute se presente negli strati più bassi, ove si accumula in modo subdolo e strisciante proprio nelle ore di gran caldo.

Le condizioni ottimali affichè avvengano le reazioni chimiche necessarie alla formazione dell’ozono si trovano solitamente durante i lunghi periodi anticiclonici tipici della stagione estiva. In sostanza le poche molecole di ozono disperse nell’aria stagnante a causa della presenza dell'alta pressione entrano in contatto sia con alcuni gas inquinanti di tipo antropico (come gli ossidi di azoto), sia con altri di tipo naturale prodotti da boschi e foreste e conosciuti anche con il nome "terpeni".

La luce solare amalgama tutti questi gas e le reazioni fotochimiche che ne derivano causano per l'appunto la formazione di ozono. Il fenomeno è noto appunto come “smog fotochimico“. Durante le ore più calde della giornata esso si presenta nei casi limite in dosi superiori alle normali soglie di tolleranza comprese tra i 20 e gli 80 microgrammi per metro cubo di aria. Le zone dalle quali dovremmo stare alla larga in quelle ore sono proprio i parchi cittadini, poichè in quei luoghi il cocktail risulta completo per l’innesco delle reazioni a catena necessarie allo sviluppo di tale fenomeno.

Ma quali danni possono provocare elevate concentrazioni di ozono? Innanzitutto stiamo tranquilli, non si tratta di nulla di grave. Le reazioni all’esposizione risultano molto individuali e possono contemplare fenomeni di tipo allergico come irritazioni alle vie respiratorie, ma anche il classico bruciore agli occhi.

In caso di attività fisica intensa all’aperto la grande scorpacciata di ozono potrebbe causare na drastica diminuzione delle prestazioni. Evitiamo dunque di fare jogging al parco durante le ore più calde, ma questo sta anche al buon senso di ognuno e, soprattutto, diamo un occhio di riguardo soprattutto a bambini e anziani, soggetti maggiormente sensibili alle reazioni fotochimiche che si accompagnano ai caldi intensi estivi.

Luca Angelini

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