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Le 'SCIE CHIMICHE' ed il Patrocino dell'Amministrazione Comunale... Una 'chicca' tra i problemi seri del Paese
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- Pubblicato 18 Gennaio 2015
- Scritto da Angelo Ruggieri
In un Paese dai mille problemi, in una Regione ove il 68% dei comuni è a rischio idrogeologico, cioè a rischio di frane, alluvioni e disastri naturali (dati a cura di Legambiente e dal Dipartimento di Protezione Civile), stride con la realtà (in un ottica interpretativa assolutamente soggettiva) la decisione dell'Amministrazione Comunale di Fontanafredda, piccolo comune a pochi chilometri da Pordenone, di PATROCINARE l'iniziativa promossa dal cosiddetto Presidio Stop Scie Chimiche Pordenone "Scie Chimiche e Guerra Climatica" in programma tra qualche giorno presso il Palasport di Fontanafredda.
Premesso che si è liberi di credere a tutto ciò che si vuole (anche ai fantasmi), premesso che i cittadini sono liberi di presidiare e scrutare h24 cielo e terra, non riusciamo a comprendere tutta questa attenzione dei politici locali e non verso goffe 'teorie' già AMPIAMENTE SMENTITE da meteorologi, climatologi, fisici e biologi.
Già tempo fa il cosiddetto Presidio è stato oggetto di visite da parte di esponenti politici, ossia Elonora Frattolin (consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia) e Marco Zullo (eurodeputato) entrambi del Movimento Cinque Stelle. “Quando nascono comitati – affermava l’esponente del Movimento 5 Stelle – significa che la gente è preoccupata: è compito della Regione dare risposte”. Asserzione assolutamente condivisibile da un punto di vista morale, meno da quello dell’adeguatezza.Anche Claudio Peruch e Adriana Del Tedesco , rispettivamente Sindaco e Vice Sindaco di Fontanafredda, sostengono che " ...sia giusto dare l'opportunità di parlare di un argomento, senza che ciò significhi appoggiare l'una o l'altra versione. Ne approfitteremo per cercare di capirne di più sul tema". Tutto 'giusto'...per carità. Peccato che al momento dell'insediamento nel Palazzo Comunale le priorità fossero ben diverse, come può leggersi dagli stralci 'catturati' sul sito del MessaggeroVeneto: "Basta sprechi e lavori inutili e largo a trasparenza e vicinanza delle istituzioni ai cittadini. Le priorità individuate dalle liste sono l’oculata gestione delle risorse economiche, tassazioni equamente ripartite sui cittadini e commisurate alla qualità dei servizi resi. C'è l'intenzione di investire nelle scuole (sicurezza degli edifici, creazione di un asilo nido comunale), in un centro diurno per anziani, in politiche attive per il lavoro, specialmente nei riguardi dei giovani".
Cari politici, nonostante la Vostra giusta attenzione dei cittadini “preoccupati” che “non hanno ancora ottenuto delle risposte serie e che manifestano un malessere“, nonostante riteniate (e riteniamo) corretto dare risposte e rassicurazioni in merito, crediamo invece che le cosiddette “scie chimiche” possano tranquillamente attendere. Perché non esistono. Non possono attendere, invece, tutti quei fattori che rappresentano elementi di criticità e che esistono davvero: la densità della popolazione, la progressiva urbanizzazione, l’abbandono dei terreni montani, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio italiano, aumentando l’esposizione ai fenomeni e quindi il rischio stesso. Oltre, ovviamente, alle diverse 'grane' locali che, ahinoi, spuntano come funghi. (fonte testate: messaggeroveneto.gelocal.it e gazzettino.it)
Angelo Ruggieri
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