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Confronto delle rotture estive dal 2000 al 2011 in Sardegna

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tempesta in arrivoDopo Ferragosto, i meteorologi e gli appassionati fanno a gara per scovare tra i modelli la Rottura Estiva; mai come quest’anno si aspetta con ansia la fine del caldo e l’inizio della stagione delle piogge. È bene però precisare che non tutti gli anni si verifica la cosiddetta “Tempesta equinoziale”.

Solitamente la rottura estiva avviene per mezzo di una o più perturbazioni, di moderata o forte intensità, che arrivando nel nostro paese riescono in pochi giorni a stravolgere tutto l’impianto barico preesistente, non dando più possibilità all’estate di riprendersi dopo il suo passaggio. Alcuni anni invece, come nel 2011, gli Anticicloni impediscono ai fronti perturbati di entrare in modo franco nel Mediterraneo e le poche precipitazioni che si verificano, riescono solamente a far calare la temperatura per poche ore poi, una volta tornato il sole, queste risalgono a livelli estivi; quando le figure bariche vanno in stallo, l’estate tarda a morire e solo molto lentamente la colonnina di mercurio cala di settimana in settimana, portando il vero autunno soltanto dopo metà ottobre.

Iniziamo il nostro viaggio partendo da quelle estati più monotone, dove non si è assistito alla tipica tempesta equinoziale, fino ad arrivare alle più movimentate fine estive degli ultimi 12 anni. Lo studio è basato sui dati raccolti dagli archivi delle stazioni meteo degli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero.

Abbiamo già detto in precedenza, come l’estate del 2011 fu calda fino a settembre e solamente dalla prima decade di ottobre le temperature si portarono sui livelli autunnali; le perturbazioni di settembre non ebbero la forza necessaria di traghettarci in autunno e le temperature scesero molto lentamente. Tornando indietro però di altri dieci anni, troviamo l’estate del 2001, che in Sardegna detiene fino a questo momento il guinness dei primati dell’estate più lunga a morire. In quella stagione infatti, le temperature pienamente estive resistettero per tutto ottobre e anche le precipitazioni furono davvero esigue; soltanto a novembre arrivò l’autunno e dopo soli dieci giorni le minime erano più consone al semestre invernale.

Nel 2006 invece le temperature estive resistettero fino a metà ottobre, ma ci furono buone precipitazioni già da settembre.

Nell’estate dell’anno successivo la fine di agosto e i primi di settembre furono abbastanza caldi, mentre per il resto del mese le temperature rimasero in media, ma con scarse precipitazioni; a metà ottobre arrivò una forte perturbazione che portò più che l’autunno direttamente l’inverno, con temperature in forte calo e neve sul Gennargentu.

La maggior parte delle estati degli ultimi dodici anni vedono la rottura estiva a settembre: nel 2000 dal 28 settembre, nel 2010 dal 20 settembre, nel 2004 e nel 2005 dal 15 del mese, nel 2008 dal 12-13, nella famosa e rovente estate del 2003 tra i 7 e il 15, nel 2009 dal 9. Per tutti questi anni la fine del bel tempo e delle temperature estive è arrivata improvvisa, con una o più perturbazioni che hanno spazzato via l’estate senza possibilità di ritorno.

Il 2002 è fino a questo momento l’unico anno in cui l’estate terminò già dal 22 agosto; in molte parti d’Italia la bella stagione si ritirò anche prima, mentre in Sardegna riuscì a resistere un’altra settimana dopo il ferragosto. Dal 23 agosto piogge e temporali investirono quasi senza sosta tutta l’isola e anche a settembre il caldo non riuscì più a tornare.

Termina qui il viaggio delle estati del nuovo millennio; da questa analisi si evince che un’estate calda e secca non vuol dire per forza un autunno altrettanto simile. Nel 2003 la rottura estiva arrivò in anticipo, rispetto alla media di queste 12 estati, mentre l’estate del 2011, che fu  molto più fresca e instabile fino a ferragosto, vide un’improvvisa rimonta del caldo che perdurò fino ad ottobre.

Quando e come terminerà l’estate del 2012? 

tempesta in arrivo

Alessio Pes mpi end


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