Curiosità e particolarità meteorologiche
Il Met Office aprirà un centro di meteorologia spaziale
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- Pubblicato 05 Ottobre 2014
- Scritto da Ali Dorate
Space Weather Operations Centre del Met Office aprirà ad Exeter, capoluogo della contea inglese del Devon, dopo anni di preparazione e milioni di sterline di investimenti.
Met Office e National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) hanno collaborato insieme dal 2011 per realizzare un sistema meteo nel Regno Unito che abbia la capacità di prevedere il "clima" solare. Alla fine del 2013 arrivano i finanziamenti dal Department for Business, Innovation & Skills (BIS) per un servizio di previsioni Space Weather operativo ed ecco allora lo Space Operations Centre meteo di Exeter.
Le tempeste solari sono considerate la minaccia più grave e sono al quarto posto nel Registro Nazionale dei rischi riconosciuti come aventi potenziale impatto significativo sulle infrastrutture critiche nazionali del Regno Unito. Il Sole è in continua evoluzione e i brillamenti solari, le espulsioni di massa coronale (CME) e il vento solare influenzano la nostra tecnologia e i sistemi, come i satelliti, il GPS, le reti elettriche e le comunicazioni radio.
I brillamenti solari possono far mal funzionare la radio ad alta frequenza e i GPS; le CME estreme possono mettere a rischio le reti elettriche. Pertanto, le previsioni meteorologiche spaziali sono di cruciale importanza per le Forze Armate, industria elettrica, operatori satellitari e l'industria aeronautica.
La strumentazione satellitare sarà utilizzata per monitorare gli eventi meteorologici spaziali. La superficie solare e l'atmosfera saranno osservati in tempo quasi-reale per rilevare eventuali nuove regioni attive che possono diventare fonte di grandi eventi. Queste osservazioni possono aiutare a determinare se un eruzione può essere una minaccia diretta per la Terra. L'atmosfera terrestre sarà inoltre monitorata per rilevare le modifiche relative alle variazioni del vento solare, così come gli impatti a breve termine dell'eruzioni solari.
La necessità di monitorare tali rischi è diventata quindi impellente, dicono gli esperti, in quanto la società è sempre più dipendente dalla tecnologia.
Tra i compiti del team sarà quello di individuare le possibili fonti di disturbo in prossimità del Sole. " Analizzeremo le macchie solari per vedere la loro complessità", ha dichiarato Chris Bulmer, del Met Office. " Sappiamo che per alcuni gruppi di macchie solari è molto improbabile la produzione di espulsioni di massa coronale, per altri invece è altamente probabile".
Si avrà così la possibilità di prevedere un elevato rischio di un grande brillamento solare o una di queste espulsioni di massa coronale.
Ali Dorate
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