Curiosità e particolarità meteorologiche
Inoltriamoci in una GARA DI PIOGGE tra Libeccio e Scirocco: il caso della CAMPANIA
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- Pubblicato 21 Novembre 2013
Tra i Picentini Occidentali, incastrata tra il Pizzo San Michele e i monti Mai, si erge una delle zone più piovose d'Italia.
Le correnti più piovose in Italia si sa, sono le correnti di Libeccio e di Scirocco. L'orografia di questa zona fa sì che il Libeccio e lo Scirocco facciano una gara a chi scarica più pioggia. I due bastioni montuosi del Pizzo San Michele e dei monti Mai circondano questa vallata, dai 2 lati, ma in maniera “sfalsata” , questo impedisce che le due montagne escercitino un'ombra pluviometrica reciproca.
La catena del Pizzo San Michele sovrasta la vallata esponendosi mediamente a Sud-Est. La catena dei monti Mai sovrasta la vallata esponendosi mediamente a Ovest-Nord Ovest. Si intuisce che lo Scirocco, caricandosi di umidità sui golfi cilentani, risalga la costa e scarichi il suo carico di precipitazioni nella vallata addossandosi alle possenti spalle del Pizzo. Il maltempo da scirocco, in questa zona esordisce con forti venti che si incuneano nella valle attraverso il varco orientale che separa il monte Monna dalla catena del Mai. I venti possono superare i 100Km/h (specie sui versanti esposti) e solitamente l'intensita del vento è proporzionale al maltempo in arrivo. Ecco che dopo alcune ore giungono forti temporali che possono scaricare grandi quantità di pioggia e possono risultare molto pericolosi, specie se il temporale si posiziona tra il Pizzo e il monte Serrapiana. Solitamente i temporali da scirocco, possono essere molto intensi in questa zona, ma a causa dell'orografia della Campania durano massimo lo spazio di una notte. In passato ci sono stati a Calvanico(SA) eventi alluvionali legati allo scirocco.
Il bastione montuoso del Pizzo San Michele (veduta da est) innevato, con la valle del Faggeto.
Le Serre Del Torrione sono una propaggine della catena del Mai. Il versante calvanicese è esposto a Sud-Ovest, pronto a bloccare come un muro, le nubi e le precipitazioni che il Tirreno e l'Atlantico scagliano su questa zona. Il Libeccio inizialmente ha effetti diversi ripetto allo Scirocco. La valle della Calvagnola presenta a Sud-Ovest il monte Stella e i monti che separano Calvanico (Sa) da Gaiano. Sebbene siano di altezza modesta (max 800- 900m) impediscono ai venti di Libeccio (al suolo) di entrare in Valle. Cosa diversa per gli alti crinali del Pizzo e del Mai, dove il Libeccio raggiunge raffiche molto intense (specie sui crinali del Serrapiana, dove con il Libeccio è sconsigliato avventurearsi). Le nuvole, cariche di pioggia, dopo aver attraversato il Tirreno si scaricano sulla valle bloccate dalle Serre. Nella vallata, inizialmente, abbiamo una calma apparente disturbata solo dal fruscio del forte Libeccio sui dirupi del Serrapiana e che i paesani interpretano come sentinella per le forti pioggie. Poco dopo ecco le forti pioggie o anche i forti temporali orografici che si generano per lo Stau delle serre al Libeccio. Le piogge da Libeccio possono durare anche diversi giorni (addirittura ininterrottamente per quasi una settimana, come accaduto nel Novembre 2010), se il flusso atlantico non si interrompe, oppure se si genera una Ferrea depressione che richiama Libeccio sull'Italia (nel Novembre 2010 fu una depressione sulle isole britanniche a richiamare Libeccio per vari giorni sul Tirreno). Possiamo concludere che in termini di quantità e intensità delle precipitazioni i 2 piovosi venti si equivalgono, ma il Libeccio si avvantaggia per la lunga durata con cui può insistere sul Tirreno. Sotto vi lascio una verde immagine estiva, con sullo sfondo le Serre del Torrione.
PIER PAOLO GAUDIERI
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