Didattica modelli fisico matematici
Gli indici utili per descrivere il fenomeno ENSO
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- Categoria: Didattica modelli fisico matematici
- Pubblicato 26 Agosto 2014
- Scritto da Emanuele
Come avrete avuto modo di sentire, in questo periodo ognuno sta cercando di dare una propria interpretazione di quella che potrebbe essere la reale portata del fenomeno del Niño. Vediamo allora, in quest'editoriale, quali sono i mezzi più affidabili per misurare la sua possibile forza.
Il primo indice per descrivere il fenomeno del Niño è stato il SOI, per individuare lo statusquo della Southern Oscillation, dunque quell'altalena tra un'intensificazione ed un indebolimento nelle aree di alta e bassa pressione del Pacifico.
Con valori negativi del SOI, la pressione risulta più alta del normale nel lato occidentale dell'Oceano e più bassa sul lato opposto. una situazione del genere, spesso è legata ad una manifestazione del fenomeno di El Niño, al contrario con valori positivi di quest'indice, si potrebbe collegare il tutto alla presenza della Niña.
Tuttavia, l'indice SOI, non è poi così affidabile perchè tiene conto solamente delle anomalie della pressione al suolo, però allo stesso tempo, di tutti gli indici che descrivono El Niño è quello di cui si dispone una storia più lunga. Pensate che possediamo dati dal lontano 1935.
Tuttavia, siccome la più diretta manifestazione del Niño o della Niña sono il riscaldamento o il raffreddamento delle acque dell'Oceano, un'importanza fondamentale sotto questo punto di vista ce l'hanno le SSTA (Sea-Surface Temperature Anomalies).
Le SSTA, come abbiamo spiegato più volte misurano le anomalie delle acque marine rispetto al valore normale, quindi si capisce se l'acqua risulta più calda o fredda del normale. Vi domanderete, come vengono accumulati tutti questi dati?
Sono forniti da alcune boe disseminate lungo il Pacifico Tropicale e facenti parte del TAO (Tropical Atmospheric Ocean). Queste boe misurano giorno per giorno, le temperature superficiali delle acque dell'Oceano e dell'aria. Attraverso questi dati, si può effettuare su scala globale, un'osservazione completa del fenomeno ENSO.
Questo progetto delle reti di boe è finanziato dagli USA (NOAA- National Oceanic and Atmospheric Administration) e del Giappone (Japan Marine Science and Technology Center), in misura minore anche dalla Francia.
Tuttavia, l'indice più completo, se non altro per descrivere i cicli completi dell'ENSO è il MEI (Multivariate ENSO Index). Il MEI sintetizza sei parametri fondmentali del Pacifico Tropicale: pressione al livello del mare, componente del vento lungo i meridiani e i paralleli, SSTA, temperatura dell'aria e copertura nuvolosa del cielo.
Valori del MEI maggiori di 0.5 possono far pensare che sia in atto un episodio di El Niño, ma se supera la soglia di 1.2 esso può esser considerato moderato. Lo stesso discorso vale per la Niña, anche se i parametri dovranno essere opposti.
Abbiamo poi alti tipi di indici, che sfruttano l'enorme mole di dati che vengono raccolti da numerosissimi satelliti meteorologici.
Tropex/Poseidon El Niño Index, che grazie alle misure altimetriche dei satelliti, riesce a quantificare il volume di acqua calda, che si sposta nel Pacifico.
Il valore 1 nel Tropex/Poseidon Index, corrisponde ad un incremento della massa oceanica, nella zona presa in considerazione, di un milione di metri cubi di acqua calda, pari a un trilione di tonnellate di acqua calda.
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