Didattica generale
Le caratteristiche del Foehn: effetto MANGIANEVE
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- Pubblicato 05 Gennaio 2015
- Scritto da Emanuele
In un nostro editoriale, attraverso un'accurata analisi abbiamo parlato del Foehn che nella giornata di sabato interesserà le nostre regioni settentrionali. Ma vediamo quali sono le caratteristiche di questo effetto.
Generalmente, l'arrivo del Foehn è preceduto con un anticipo di 12-24 ore da una depressione sottovento sulla Valpadana centro-occidentale e sul Golfo Ligure. Si tratta di una depressione prettamente di natura orografica , la cui genesi è spiegata dal principio di conservazione del momento della quantità di moto.
Intanto, sul versante settentrionale delle Alpi, si viene a formare una cellula di alta pressione, causata dall'accumulo d'aria sopravento.
Tra i due versanti in genere si crea un dislivello barico, anche di 12-16 Hpa che poi è in parte responsabile della forza del vento.
Il Foehn noto anche come Favonio si manifesta in genere sul versante austriaco e svizzero-tedesco. Quando si verifica sul versante svizzero raggiunge anche le valli generando temperature nettamente superiori a quelle causate dal Foehn padano, e perchè la massa d'aria è inizialmente più calda, e perchè il maggior contenuto di vapore limita al massimo il raffreddamento adiabatico sul versante sopravento. Per questo motivo, il Foehn sul versante settentrionale alpino raggiunge anche temperature di +25°C/+30°C anche nella stagione fredda, con sbalzi termici superiori a 20°C da un versante all'altro.
Sappiamo poi che le correnti discendenti del Foehn sono tanto più intense quanto più è stabile la massa d'aria nel versante sopravento, così da non poter liberare la sua energia sotto forma di instabilità condizionale.
A contatto con una moltitudine di ostacoli, l'aria secca del Foehn acquisisce una notevole carica elettrica positiva, causando un vero e proprio cambiamento dei valori del campo elettrico al suolo. Pensate, che in presenza di queste particolari condizioni meteorologiche c'è chi soffre di sindrome da Foehn.
L'aria calda di questo fenomeno, si rivela una vera e propria "disgrazia" per gli impianti sciistici in quanto assume caratteristiche da mangianeve.
Emanuele Valeri
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