Climoscurati: il "climapensiero libero"
Ancora finanziamenti dell'UE pro GW, la Nasa smentisce l'azione della CO2... poveri i nostri soldi!!!
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- Pubblicato 16 Maggio 2012
- Scritto da Vincenzo Ficco
Nella proposta di bilancio per il periodo 2014-2020, la Commissione europea ha previsto un’azione a tutto campo dedicata all’emergenza clima. Per la prima volta, l’azione sarà trasversale in tutti i principali settori delle politiche dell’Unione, dal sostegno alle regioni ad agricoltura, ricerca e innovazione, per un totale di 1.000 miliardi di euro.
La stima è che solo i costi delle misure di mitigazione, cioé il taglio delle emissioni di CO2, costino all’Ue circa 125 miliardi di euro l’anno. Ma anziché creare un fondo ad hoc per il clima, la Commissione europea vuole aumentare la quota del bilancio totale che contribuisce agli obiettivi climatici portandola ad almeno il 20% della spesa. Attualmente l’Ue finanzia ad esempio l’efficienza energetica e il miglioramento delle connessioni di rete per le rinnovabili, rappresentata nel il 5-7% della spesa annua totale.
I negoziati con Parlamento europeo e Stati membri sono in corso, ma se le proposte fossero accolte il bilancio ‘amico del clima’ arriverebbe a quota mille miliardi di euro per il periodo 2014-2020 per attività all’interno dell’Ue e a circa 200 miliardi di euro per progetti e programmi extra Ue.
L’esecutivo europeo propone ad esempio che le regioni più ricche dell’Unione, quelle con un Pil superiore al 75% della media dell’Ue, impieghino almeno il 20% delle risorse disponibili del fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per investimenti nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili. Per quelle più povere, in Italia quelle del Sud, le risorse pro-ambiente dovrebbero arrivare almeno al 6%.
Oltre a triplicare i finanziamenti per le attività legate alla lotta contro, "i presunti, a nostro avviso cambiamenti climatici" del programma ambientale Life (800 milioni di euro in sette anni), la Commissione europea punta anche su altri settori. Come il nuovo meccanismo per collegare l’Europa, che prevede investimenti in trasporti, energia, reti intelligenti, integrazione della produzione da fonti rinnovabili.
Bruxelles punta anche sul contributo degli agricoltori: almeno un quarto del fondo agricolo per lo sviluppo rurale dovrebbe essere speso dagli Stati membri per nuovi programmi di sviluppo agricolo, che riguardano l’adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione dei terreni. Mentre il 30% dei pagamenti agli agricoltori dovrebbe essere subordinato a buone pratiche ambientali. Altro capitolo utile è quello dell’innovazione, con il nuovo programma quadro “Orizzonte 2020?, con il 35% del bilancio destinato al clima e il 60% allo sviluppo sostenibile.
Non bastano a oggi i numerosi dati della NASA che smentiscono la catastrofica teoria legata alla CO2, a rendere ormai il riscaldamento globale un business economico di cui non si può fare a meno per incrementare le tasche di pochi eletti. Come ribadito più volte tate teoria del GW non potrà mai essere smentita dai grandi del Pianeta che si avvalgono di scienziati scelti appositamente, in quanto sarebbe la fine del grande circolo di denaro che gira attorno al presunto riscaldamento globale. Mi vien da dire… poveri i nostri soldi non bastava la crisi economica!!!
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