Monitoraggio solare
18 febbraio 2012, monitoraggio solare. L'ipotesi della mancata inversione dei poli continua a farsi strada. Didattica sui Flares
- Dettagli
- Categoria principale: Monitoraggio & Analisi modelli
- Categoria: Monitoraggio solare
- Pubblicato 18 Febbraio 2012
- Scritto da Vincenzo Ficco
La superficie solare appare tranquilla, ancora nessuna particolare novità: le AR presenti nel visibile continuano il loro lento declino, e anche ciò che emerge dal visibile ad altezza equatore non sembra per ora ben organizzato magneticamente. I valori di SF si portano incredibilmente ancora più vicini alle 100 unità, e i parametri secondari piatti sono un'ulteriore testimonianza del momento di stasi della nostra stella.
Il trend è confermato fino ad ulteriori sviluppi, sarà interessante ora tenere d'occhio la forza del campo magnetico solare per capire se siamo di fronte all'inizio di una mancata inversione dei poli, ipotesi sempre meno inverosimile. Anche oggi piccola parentesi didattica dove parleremo dei Flares.
I brillamenti o Flares sono la prova evidente della grande energia che può produrre il Sole. Si manifestano come dei violenti getti di gas in prossimità di macchie solari, precisamente nella zona di separazione di due macchie di polarità opposta. I brillamenti sono fenomeni energetici molto suggestivi che possono svilupparsi fino a toccare anche gli strati più esterni, quali la cromosfera e la corona. Furono scoperti per la prima volta nel 1859 da Richard C. Carrington (1826-1875), e successivamente analizzate più nel dettaglio nel 1942 dal fisico americano Scott E. Forbush.
Anche se si tratta di fenomeni ad alto contenuto energetico, paragonabile all’ energia sprigionata da due miliardi di bombe H da un megaton, i brillamenti risultano avere, da un punto di vista di emissione di campi, dei picchi nella banda dei raggi X, nell’ ultravioletto e nelle onde radio ma poco o niente nel visibile. Ed è proprio per questo motivo che in condizioni di elevata attività solare sono i principali artefici di disturbi nelle radiocomunicazioni sulla Terra.
Esiste una classificazione dei flares, in base alla loro intensità misurata nella banda dei raggi x: si distinguono quindi in classe A, B, C, M, X. Ogni classe è 10 volte più intensa della precedente, quindi la classe X viene attribuita a brillamenti abbastanza potenti tali da provocare disturbi nelle comunicazioni radio sulla Terra e tempeste di natura elettromagnetica.
Entrando nel dettaglio, nessuna allerta è presente. Valori di Solar Flux stabili, intorno a valori di 103, Sunspot Number in lieve aumento con valore di 53 . L'indice Geomagnetico Kp in calo con valore 0-1. I flares stabili di classe B. Flusso di elettroni regolare , flusso di protoni minimo. Vento solare in calo con valori attuali tra 290-320.
Di seguito sono riportate le immagini relative all'intensità dei flares, il grafico riassuntivo con i valori di Solar Flux, Sunspot number, Xray, attività geomagnetica, SDO.
{jacomment on}
Meteo Portale Italia © Riproduzione riservata
Homepage Chi siamo Info-Contatti-Archivio Lavora con noi Privacy e Cookies Note legali
Seguici anche su
Meteo Portale Italia - MALU s.r.l. - C.F. e P.IVA 08683291002
Copyright © 2011-2015 Meteo Portale Italia. Tutti i diritti riservati.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.