Monitoraggio ghiacci
Ghiaccio Artico: toccata la massima estensione del 2012
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- Pubblicato 02 Aprile 2012
- Scritto da Vincenzo Ficco
Aprirò questo editoriale con una piccola parentesi informativa sul massimo del ghiaccio Artico quando si verifica e come viene monitorato. Il ghiaccio marino Artico si scioglie e ricresce in un ciclo annuale, il congelamento durante i mesi invernali e di fusione in primavera e in estate. La copertura di ghiaccio generalmente arriva alla sua massima estensione tra la fine di febbraio e il mese di marzo. Dopo di che, il ghiaccio si scioglie durante l'estate, toccando il punto più basso in genere a metà settembre. Il massimo segna il punto in cui l'Artico si sposta da un periodo di congelamento nel periodo di scioglimento estivo.
Estensione del ghiaccio può essere molto variabile durante la fine dell'inverno, in quanto essendo più sottile, e la dispersione della banchisa a causa dei venti, delle condizioni meteorologiche e i primi Iceberg ne sono la prova. La quantità di ghiaccio perduto durante i mesi primaverili e sopratutto estivi, sono un ottimo indicatore climatico per gli eventi futuri.
All'inizio della stagione dello scioglimento, gli scienziati guardano i dati sull' estensione del ghiaccio marino, spessore del ghiaccio e di altri fattori che influenzano la quantità della copertura dello stesso, facendo una proiezioni sui mesi estivi. Per esempio, la quantità di ghiaccio spessa sopravvissuta alla stagione della fusione gioca un ruolo importante nell'indicare lo stato climatico. I ricercatori osservano in modo attento la data in cui si verifica il massimo, e quanto velocemente il ghiaccio declina dopo la misura massima.
Il 18 marzo 2012, l'estensione del ghiaccio marino Artico ha raggiunto la sua estensione massima annuale, che segna l'inizio della stagione dello scioglimento di ghiaccio marino dell'emisfero settentrionale.
Sono stati raggiunti 15,24 milioni di chilometri quadrati (5,88 milioni di miglia quadrate). La portata massima è stata di 614.000 chilometri quadrati (237.000 miglia quadrate) al di sotto della media 1979-2000 di 15,86 milioni di chilometri quadrati (6.12 milioni di miglia quadrate). Il massimo si è verificato quest'anno 12 giorni oltre la data 1979-2000 mediamente del 6 marzo.
L'estensione del ghiaccio massima di quest'anno è stata la nona più bassa da quando vengono effettuate le rilevazioni da satellite. Il trend manifesta in maniera inequivocabile una ripresa del ghiaccio Artico rispetto gli anni passati, pur rimanendo ancora al di sotto della media trentennale come visibile dal grafico. L'azione compatta del Vortice Polare, continuerà ancora per diversi giorni e solo intorno alla metà di Aprile se non verso la fine è previsto il definitivo sfaldamento della figura ciclonica a favore dell'Anticiclone Polare, padrone nei mesi estivi. Vedremo dopo la metà di Aprile quanto sarà veloce lo scioglimento dei ghiacci in prospettiva estiva. Il trend va sottolineato anche a livelllo di proiezioni estive, rimane ben lontano dai minimi toccati negli anni scorsi.
Di seguito sono riportati i grafici dell'andamento dei ghiacci con riferimento alla media trentennale della situazione attuale, il raffronto con gli ultimi anni a partire dal 2006-2007 e le immagini NOAA con l'estensione dei ghiacci e nevai del 1 Aprile 2011 e 2012 dove è evidente una maggiore estensione e il piccolo deficit in area scandinava.
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