Monitoraggio eventi meteo
Dopo la sfuriata invernale seguirà un deciso aumento termico. Intanto crescono le ipotesi di un Natale gradevole soleggiato
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- Pubblicato 18 Dicembre 2011
- Scritto da Rinaldo Cilli
L'aria fredda giunta in questi giorni farà sentire i suoi effetti almeno fino alla giornata di mercoledì, quando le ultime insidie instabili penalizzeranno le estreme regioni meridionali. Sul resto del Paese infatti inizierà a farsi sentire in maniera via via più decisa la spinta di un campo altopressorio, che probabilmente avrà il compito di rendere il Natale complessivamente stabile e soleggiato. Stanno infatti salendo le quotazioni che vedrebbero una maggior invadenza da parte dell'anticiclone azzorriano. Approfondiremo questa situazione nel corso delle nostre prossime analisi modellistiche. Intanto dall'immagine allegata a questo articolo (gentilmente fornitaci da Meteogiornale.it) possiamo notare come nella giornata della Vigilia è previsto un brusco aumento delle temperature ad iniziare dalle regioni centro-settentrionali, con i valori che subiranno un drastica impennata verso l'alto soprattutto sulle Alpi. Da notare infatti come, a differenza di oggi, si andranno a guadagnare di nuovo all'incirca 10-12°C alla quota di 850 hPa.
Ciò significa che inevitabilmente aumenterà il rischio valanghe per quanto concerne la dorsale alpina. Per quanto riguarda il resto del settentrione notiamo aumenti fino a 6/8°C rispetto ad oggi, mentre al Centro e sulla Sardegna si torneranno a guadagnare fino a 7°C. Da notare per concludere come sia il Sud che risentirà ancora, parzialmente, degli ultimi sbuffi freddi in arrivo dai vicini Balcani.
Rinaldo Cilli{jacomment on}
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