Analisi Tropo-Stratosferica
Ecco tutte le possibili mosse future dell'Inverno
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- Categoria: Analisi Tropo-Stratosferica
- Pubblicato 11 Dicembre 2012
- Scritto da Luca De Feo
Confermata la fase Atlantica ormai alle porte, andiamo a scorgere la possibile evoluzione che verrà a crearsi sull'Europa una volta terminato questo "sfogo" zonale causato da un tentativo (in parte riuscito) di ricompattamento del VP a seguito dei disturbi delle ultime settimane.
Partiamo proprio da questo punto: il flusso zonale. Quanto effettivamente accelererà ?
Qui sotto possiamo vedere la cartina delle velocità zonali dalla quale possiamo notare l'accelerazione all'altezza geopotenziale di 1 hpa (50 km di altezza), ma possiamo anche notare come alle quote più basse di 10 hpa e 30 hpa (30 km e 24 km) quest'aumento di velocità sia molto meno marcato, anzi esse tendono a un lieve ribasso.
Cosa aspettarci dunque? Appare evidente come l'aumento delle velocità zonali sia moderato e quindi possiamo aspettarci che questo periodo di zonalità predominante sia di limitata durata e che in un futuro non lontano possano tornare a crearsi le basi per nuove ondate di freddo sul vecchio Continente.
Un ulteriore ostacolo alla ripresa zonale sarà rappresentato da un anticiclone ibrido presente sull'est Europa, che però col passare dei giorni tenderà sempre più ad acquistare la caratteristica termica a discapito di quella dinamica.
La cartina sotto del modello GFS tra circa 9 giorni è eloquente circa l'enorme serbatoio gelido presente tra l'est Europa e la Siberia orientale.
Cartina a 9 giorni delle temperature a 2 metri dal suolo. Ben evidente la componente termica presente in tutto il comparto siberiano.
Il vortice polare però non troverà totale stabilità a causa dei continui afflussi di calore verso il polo completamente a carico della wave 1 pacifica di cui qui sotto possiamo apprezzare il continuo forcing.
La reattività del Pacifico è confermata anche dalla crescente concentrazione di Ozono in Stratosfera che potrebbe favorire in futuro riscaldamenti stratosferici.
Per il momento comunque sembra che l'azione della wave 1 sia solo in grado di portare un travaso di geopotenziali dalla parte canadese a quella euro-asiatica (desplacement), con il cuore principale del VP che si insiederà quindi in queste lande portando un ulteriore recrudescenza del gelo.
Anche qui troviamo conferma nelle stratosferiche del modello europeo ECMWF .
In conclusione quindi cosa potremmo aspettarci?
Si fa sempre più probabile un warming asiatico intorno al Natale di entità ancora da valutare anche se potrebbe sfociare in un ESE warm (extreme stratopheric event) con effetti a partire però dalla prime decade di Gennaio o forse la seconda. Come vedete di carne al fuoco ce n'è tanta , quindi non facciamoci illudere dalla prossima fase di apparente quiete.
Ecco nella coda dei run del modello americano apparire il possibile forte warming .
Luca De Feo{jacomment on}
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