Analisi Tropo-Stratosferica
MMW? Non impossibile, ma quante INCERTEZZE. Entriamo nei DETTAGLI
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- Pubblicato 01 Gennaio 2014
- Scritto da Emanuele
Ultimi aggiornamenti stratosferici ottimi.
Nell'editoriale che abbiamo pubblicato durante la tarda mattinata si è parlato di un possibile riscaldamento di tipo "MAJOR" che potrebbe materializzarsi in ambito stratosferico "10 hpa" tra il 12 e il 20 di gennaio.
L'inverno almeno fino ad ora sulla nostra Penisola e su parte dell'Europa si sta dimostrando innocuo, con delle configurazioni che sono più dalle caratteristiche tardo autunnali che invernali.
Le speranze da parte degli amanti del freddo e della neve, non devono però andare perdute. Come ben sapete, per i motivi ben spiegati nello scorso editoriale quest'anno ci siamo ritrovati ad avere un vortice polare molto solido e compatto che non ha consentito degli scambi di meridiani, in grado di portare degli episodi di freddo e neve un pò su tutta l'area europea. In poche parole, il vortice polare e quindi il grande freddo è rimasto confinato a latitudini più settentrionali.
Nel corso degli ultimi giorni e in particolare nella settimana tra il 25 e il 31 di dicembre, sono cominciati i primi upper warming ( i primi riscaldamenti in sede stratosferica ) in grado di mettere un po' di pressione sul vortice polare, non rompendolo ma disturbandolo e spostandolo dalla sua sede geografica.
Ma andiamo al punto, la situazione più interessante sembrerebbe quella che si potrebbe venire a creare tra il 12 e il 20 di gennaio, quando un forte riscaldamento in sede stratosferica definito come MMW ( Major Midwinter Warming ) potrebbe concentrarsi in sede groenlandese, dando un vero e proprio colpo basso al vortice polare stratosferico che potrebbe dividersi in due lobi...uno di essi potrebbe splittare verso il territorio europeo.
E' ben noto che non sempre l'MMW porti episodi di gelo e neve sulla nostra Penisola, ma quello che quest'anno maggiormente ci colpisce è proprio la posizione di tale warming raffigurato dalle varie emissioni modellistiche. Andando indietro nel tempo e dano un'occhiata alle vecchie emissioni dei cluster, si può osservare come un riscaldamento in tale posizione abbia nella maggior parte dei casi portato episodi freddi e nevosi sull'Europa e sulla nostra Penisola.
Detto così sembrerebbe tutto molto facile, ma in realtà affinchè i grandi movimenti che dovranno in primo luogo essere confermati nel corso dei prossimi giorni dalle nuove emissioni modellistiche dovranno diffondersi anche sulla troposfera terrestre, dove ad ora persiste una zonalità motlo intensa, che ci mostra come difficilmente nel corso dei prossimi giorni ci possano essere delle ondate di freddo sulla nostra Penisola.
Dunque, avete ben potuto capire che ancora è molto presto per dare luogo a delle sentenze in quanto ci troviamo nel campo delle ipotesi, perchè come riferimento stiamo prendendo delle carte a più di 300 ore di distanza.
Il primo passo dunque, sarà quello di confermare la formazione del Major Midwinter Warming nei prossimi giorni, successivamente andrà definita nel dettaglio la corretta posizione di esso e l'asse del vortice polare, molto importante nel caso dovesse verificarsi un split.
Insomma, la situazione è piuttosto complicata e di difficile definizione. Per quanto riguarda la situazione attuale, abbiamo un vortice polare molto compatto osservando anche le emisferiche a 15 hpa, ma che se seguiamo la sequenza mostra come le vorticità pian piano vadano scemando e il vp si sposti pian piano dalla sua sede geografica.
Una situazione dunque molto complessa, per le conferme o le smentite di tale situazione aspettateci intorno al 10 di Gennaio.
Emanuele Valeri
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