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Analisi Tropo-Stratosferica

Vortice Polare COMPATTO in sede, prosegue la fase di AO+. Nessuna ONDATA di GELO in arrivo. Dettagli

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Continuerà ancora la fase di AO+. Vortice Polare ben compatto in sede. I dettagli.

attuale stLa stagione invernale (meteorologicamente iniziata il 1° Dicembre, astronomicamente in partenza dal 21) si sta già prendendo una lunga pausa. Certo, mancano ancora tre mesi al termine, ma in questo periodo è soprattutto l'alta pressione a far parlare di se.

D'altra parte una situazione simile che vede un così coriaceo e vasto anticiclone azzorriano saldamente presente su gran parte dell'Europa, implica una netta battuta d'arresto per quel che concerne il freddo invernale, che in tal merito si mantiene confinato in altre aree dell'Emisfero settentrionale.

La figura a "omega blocking" che sta dominando sul vecchio Continente è quella classica struttura di difficilissima erosisione, non tanto per la posizione che occupa, ma soprattutto perchè viene alimentata da aria calda proveniente da sud che ne rinforza sensibilmente la base.

Questa particolare configurazione determina, nella maggior parte dei casi, periodi di bel tempo che vanno spesso a proliungarsi anche di 7-10 giorni, a seconda della maestosità della struttura. E questa, come è evidente, è davvero prorompente e proteggerà il bacino centrale del Mediterraneo attuale st 1ancora per qualche giorno.

In questa fase della stagione ci troviamo a che fare, come è ben noto a tutti, con un Vortice Polare ben compatto nella propria sede (AO+) e poco propenso a incursioni meridiane verso le medio-basse latitudini dell'Europa, ove vige invece l'indiscussa presenza dell'anticiclone azzorriano.

Da un'accurata analisi delle dinamiche stratosferiche si evince in primo luogo come la compattezza del Vortice Polare alle alte latiduni impedisca ai forcing di disturbare la struttura, con evidente ulteriore approfondimento della stessa a partire dalla giornata di martedì 17 Dicembre.

Pressochè assenti (nei prossimi giorni) dunque le spinte delle WAVE 1 e WAVE 2, importanti in questi casi per determinare quanto meno disturbi più o meno importanti al Vortice Polare stratosferico. L'asse di inclinazione della struttura polare favorirà nel corso dei prossimi giorni (ma sta già accadendo attuale st 2attualmente) irruzioni d'aria gelida soprattutto tra il comparto americano e quello siberiano, con flusso zonale accentuato in graduale rinforzo sull'Europa settentrionale.

Da notare infatti come i modelli confermino una brusca ripresa del vortice canadese che andrà ad inviare sistemi depressionari piuttosto compatti verso le Isole Britanniche e la Scandinavia, con totale "schiacciamento" dell'anticiclone delle Azzorre più sud, area mediterranea.

Qualche disturbo in più si verificherà soprattutto in sede toposferica da parte delle wave atlantica e pacifica, ma nel complesso non avranno influenze particolari sulla stabilità del Vortice Polare. Tra l'altro, anche osservando la cartina dell'EP-FLUX situata a destra, si può notare come manchi il trasporto di calore dalla troposfera alla stratosfera, pertanto è alquanto improbabile un ipotetico stratwaming in un periodo recente (l'unico che possa al momento disturbare questo VP estremamente compatto, coriaceo).ep flu arr

Ci troviamo quindi in una fase di attesa, che a seconda degli eventi potrebbe presentarsi lunga se non addirittura molto lunga. Bisognerà innanzitutto aspettare che il VP rallenti la propria corsa, magari grazie ad un riscaldamento stratosferico attualmente improbabile.

I segnali che emergono confermano quindi la tendenza già descritta nelle recenti analisi tropo-stratosferiche e vedono un possibile cambiamento della situazione solo con l'arrivo del nuovo anno (in particolare ultima decade di Gennaio), quando potrebbe verificarsi un forte riscaldamento stratosferico (dovuto ad un maggior trasporto di particelle di ozono dall'Equatore verso il Polo, al momento pressoché assente anche a causa della positività dell'indice QBO).

Per il momento insomma tutto tace...

240 orest

Rinaldo Cilli

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