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Prima ondata di freddo invernale sull'Europa dell'est a fine Ottobre. AO e NAO confermano, e l'Italia?

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prima freddata in arrivoFortunatamente in meteorologia si cambia continuamente e soprattutto nel periodo autunnale capita praticamente ogni giorno di imbattersi in emissioni modellistiche decisamente interessanti soprattutto nel medio-lungo raggio. Spesso infatti vengono individuate situazioni meteo-climatiche particolarmente "coinvolgenti", che propongono scenari assai importanti che stuzzicano gli amanti meteo-appassionati del long range.

Per chi invece analizza di giorno in giorno un determinato scenario meteorologico la situazione si fa via via sempre più complicata ed intrigante, soprattutto quando i centri di calcolo iniziano a modificare l'impianto configiurativo rimasto immutato, magari, per diversi giorni. I classici "stravolgimenti modellistici".

Ora, fatta questa piccola premessa iniziale, è bene imbatterci nella situazione meteorologica attuale e futura, cercando di analizzare nel dettaglio le possibili evoluzioni barico-configurative per i prossimi giorni, quelli che di fatto ci traghetteranno, lentamente, verso la conclusione mensile.

indice ao favoreInnanzitutto partiamo dalla fase attuale, perchè sul Mediterraneo centrale è in atto una nuova risalita anticiclonica sub-tropicale esaltata da un'attività depressionaria marcata tra Oceano Atlantico e Europa occidentale.

La saccatura nord-atlantica sta portando forte maltempo tra Spagna, Francia e Isole Britanniche, mentre aria piuttosto fredda ha invaso, da stanotte, il Portogallo (ove si segnala estrema variabilità).

Sul ramo ascendente della saccatura (dunque sul settore orientale della stessa) stanno fluendo miti correnti sub-tropicali che spingono condizioni di affermata stabilità su gran parte della nostra Penisola. Lievi interferenze umide fanno si che alcuni addensamenti proseguino ad interessare il Nord-Ovest e la Sardegna, ove in maniera diffusa ed isolata si registrano anche delle deboli precipitazioni sparse.

Schiarite e prevalenza di bel tempo anche sull'Europa centro-orientale, ove insiste in forma isolata quache locale e spesso denso banco di nebbia. Un piccolo vortice di bassa pressione approrta condizioni maggiormente instabili tra Russia meridionale e Ucraina orientale, ove vengono segnalati dei diffusi rovesci di pioggia.

Stando così le cose passiamo ora ad analizzare la situazione per i prossimi giorni: la goccia fredda tra Ucraina e Russia tenderà via via a muoversi verso ovest e nel corso del fine settimana attraverserà dapprima la Turchia, poi in forma graduale anche il settore balcanico meridionale.

Goccia che poi tenderà a posizionarsi in prossimità della Grecia, indebolendosi ma favorendo marcata instabilità. indice nao favorevoleLievi effetti della circolazione orientale si avvertiranno anche all'estremo meridione italico, con temporali diffusi nell'est della Sicilia (martedì) e maggior variabilità pomeridiana, in generale, lungo tutta la dorsale appenninica meridionale.

Più ad ovest la saccatura nord-atlantica tenderà gradualmente a perdere consistenza e dopo aver lambito le coste nord-occidentali africane (ove per altro ci attendiamo forti piogge), risalirà verso nord-est e attraverserà dapprima la Penisola Iberica e poi anche la Fracia, perdendo sensibilmente consistenza (seppur generando instabilità). Siamo giunti così all'inizio della prossima settimana (lunedì-martedì).

Sarà proprio questa la fase in cui la calura nord-africana inizierà progressivamente a perdere consistenza e le correnti meridionali cesseranno di fluire sull'Italia (perchè la base dell'anticiclone non verrà più alimentata). Le temperature si abbasseranno di qualche grado e si riporteranno più vicine a quelle che sono le medie tipiche per questo periodo.

Tutto sommato comunque le condizioni del tempo proseguiranno a mantenersi generalmente soleggiate ovunque, con solo dei disturbi isolati che generalmente ritroveremo soprattutto all'estremo meridione, per l'ingerenza seppur debole operata dalla succitata goccia fredda balcanica (o ciò che resterà di essa).

Siamo quindi giunti alla metà della prossima settimana: tra martedì e mercoledì si andrà gradualmente approfondendo un campo di alta pressione tra la Groenlandia e l'Atlantico centro-settentrionale, mentre sul bordo meridionale di questa struttura andrà ad agire un'area di bassa pressione, anche piuttosto vasta.

Prendendo così in esame gli indici tele-connettivi, possiamo confermare che questa situazione è dovuta principalmente ad un indice PNA (Pacific North Atlantic) in segno negativo (PNA-).

pna depress asltnaitocQuest'area anticiclonica, che intanto si andrà ulteriormente approfondendo, determinerà uno "split" del Vortice Polare, il cuo ramo andrà imperiosamente a tuffarsi in direzione della Scandinavia, accompagnato da aria estremamente fredda.

Dall'altra parte l'attività depressionaria in Atlantico tenderà via via ad indebolirsi, favorendo un ulteriore approfondimento dell'anticiclone azzorriano che, trovando energia dal basso, tenderà a disporsi in posizione di blocco dall'Atlantico all'Islanda (ecco la fase negativa della NAO).

Non si tratterà tuttavia di un blocco coriaceo, anche perchè a primo impatto si nota subito una scarsa energia calda alla base dell'anticiclone stesso.

Tra giovedì e domenica della prossima settimana (quindi siamo alla conclusione mensile, o giù di lì) l'aria fredda tenderà ad invadere gran parte dei settori orientali dell'Europa, per via dell'ulteriore spinta verso sud del ramo europeo del Vortice Polare. Dinamica questa favorita dalla presenza e dalla successiva resistenza del blocco altopressorio.

Sensibile il raffreddamento che si compirà quindi sul comparto orientale del vecchio Continente, con le termiche a 850 hPa che potrebbero adirittura spingersi fin verso i -10/-12°C. Qui inoltre ci attendiamo un brusco peggioramento del tempo, con forti rovesci e con nevicate localmente fino a quote pianeggiati.

E l'Italia? Ebbene, qui la situazione si farà più intrigante, nel senso che come sempre il nostro Paese fungerà da spartiacque. Che cosa significa: l'ingerenza atlantica si andrà arrestando per affermazione anticiclonica in pieno Atlantico. Un'area depressionaria potrebbe raggiungere nel prossimo week-end il Mediterraneo centrale e potrebbe fungere da richiamo per le correnti polari.

Il sistema depressionario presente sull'Italia attiverebbe in tal senso tese correnti di Bora sull'alto Adriatico, con ingresso di aria fredda o molto fredda per il periodo direttamente da est. Non escludiamo quindi che la conclusione mensile assuma caratteristiche maggiormente invernali su buona parte dell'Italia, ma con coinvolgimento maggiore soprattutto dell'area adriatica, in special modo sotto l'aspetto termico.

La situazione quindi inizia a farsi particolarmente interessante e, seppur nel lungo termine, cominciano ad individuarsi i primi meccanismi configurativi tipici della stagione autunnale. Detto ciò è bene ribadire quindi che il sensibile raffreddamento in arrivo sull'Europa orientale è, con ogni probabilità ormai, confermato, resterà ora da valutare un eventuale interessamento del nostro Paese. Se e come lo capiremo solo nei prossimi giorni.

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