Analisi Meteorologica
Grande gelo ormai pronto a tuffarsi sull'Europa orientale. Italia solo lambita, ma nel fine settimana caleranno le temperature
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- Pubblicato 12 Gennaio 2012
- Scritto da Rinaldo Cilli
E' ormai davvero questione di ore ed il grande freddo si tufferà sull'Europa orientale. Un nocciolo gelido proveniente dal Polo sta attualmente attraversando la Scandinavia e nel corso dei prossimi giorni determinerà una cruda fase invernale su tutto il comparto est del Continente, senza risparmiare nessuna regione. Come abbiamo più volte ribadito nelle nostre recenti analisi il calo delle temperature sarà deciso e marcato, tanto che alla quota isobarica di 850 hPa si prevedono termiche localmente inferiori ai -10°C, con picchi fino a -12°C. Grande freddo che avrà modo di propagarsi anche all'area balcanica, spingendosi fin verso la Grecia, ove restano vive le ipotesi relative a possibili nevicate fino a quote bassissime. Sarebbe dunque l'occasione per osservare qualche fiocco di neve anche ad Atene. Vedremo.
L'immagine dal satellite allegata a questo articolo ci mostra la situazione attuale per quanto riguarda il Continente europeo. Come possiamo osservare un fronte freddo particolarmente intenso sta attraversando i settori centro-settentrionali europei, seguito da aria fredda o molto fredda direttamente proveniente dalle terre polari. Sta raggiungendo in queste ore la Scandinavia, ma nel fine settimana si getterà prepotente verso i settori europei più orientali, dando vita ad una cruda ed intensa fase invernale. Farà molto freddo e cadrà la neve fino a quote pianeggianti. Per i dettagli e i live vi rimandiamo tuttavia ai prossimi giorni.
Per quel che concerne l'Italia confermiamo un interessamento solo marginale da parte del nucleo gelido, che prediligerà l'area balcanica. Stanzierà infatti per più giorni in quelle aree e genererà un'intensa parentesi invernale. Nel week-end gli sbuffi freddi riusciranno a spingersi fin verso ovest, sfiodando la nostra Penisola e dando vita ad un brusco calo delle temperature. E' presto tuttavia per parlare di precipitazioni, che al momento, se presenti, dovrebbero limitarsi alle regioni del Sud e a quelle adriatiche.
L'evoluzione successiva vedrebbe una spinta sempre più decisa verso levante del vortice canadese, che andrebbe a schiacciare verso il basso il promontorio anticiclonico presente sull'Europa occidentale. Non escludiamo tuttavia (ma è un ipotesi remota) che l'azzorriano in spinta verso nord-est riesca ad agganciarsi con l'alta pressione polare che si andrà formando in prossimità della Scandinavia, favorendo la retrogressione del nocciolo gelido sui Balcani. A quel punto sarebbe grande freddo. Ma, come detto, questa resta un'ipotesi difficilmente realizzabile.
Rinaldo Cilli{jacomment on}
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