Analisi Meteorologica
ITCZ: monitoraggio terza decade di aprile. Avanzamento a ovest, arretramento ad est
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- Pubblicato 16 Maggio 2012
- Scritto da Luciano Serangeli
Dal 21al 30 aprile 2012, l'ITCZ ha continuato a mantenere il suo avanzamento stagionale verso nord in molte parti dell'Africa occidentale. La porzione media occidentale dell'ITCZ si è venuta a trovare a 13,6 gradi nord durante la fine di aprile e ha mostrato un notevole avanzamento rispetto alla sua posizione durante la decade precedente.
La posizione superiore alla media nel settore occidentale è stata associata ad un forte flusso meridionale, producendo forte umidità e precipitazioni negli Stati della Costa d'Avorio, Burkina Faso e Mali del sud negli ultimi dieci giorni del mese.
Tuttavia, in contrasto con la situazione occidentale, la parte orientale media dell'ITCZ è situata a circa 9.1 gradi nord e ha mostrato un'inversione nel suo movimento stagionale rispetto alla decade scorsa.
La sua posizione attuale rimane inferiore rispetto alla posizione osservata nella precedente decade, durante la metà di aprile, ed è di quasi 2 gradi sotto la sua posizione climatologicamente normale per la fine di aprile.
L'anomalia orientale dell'ITCZ è stata associata ad un robusto flusso d'aria da nord su tutta la parte orientale del Sahara, che ha contribuito a inibire qualsiasi movimento dell'ITCZ nel Sudan durante l'ultima settimana.
Per visualizzare meglio la mappa del NOAA, cliccare e allargare l'immagine, ricordando che la linea rossa sta ad indicare l'attuale posizione dell'ITCZ, quella gialla la posizione della decade precedente e quella nera la media statistica storica.
Cosa c'è da aspettarsi da tale posizione dell'ITCZ?
Se e vero che nel settore orientale l'ITCZ è nettamente sotto media rispetto alla stagione ed è regredita di latitudine rispetto alla scorsa settimana, il settore occidentale della stessa fa registrare un notevole balzo in avanti, oltrepassando quella che è la linea di posizionamento medio stagionale verso nord.
Quest'ultimo particolare potrebbe portare l'Anticiclone Subtropicale Africano ad essere sospinto in avanti ad occupare il Mediterraneo occidentale e l'Europa sud-occidentale ( Iberia ), con successive ripercussioni transitorie e veloci sul nostro Paese, nel normale moto verso est della struttura altopressoria.
Ricordiamo che l'ITCZ, ovvero la zona di convergenza intertropicale, funge da stantuffo, che spinge in avanti, verso nord, le sterminate masse d'aria roventi sahariane, che stazionano stabilmente a latitudini appena superiori rispetto alla linea di convergenza stessa, portandole ad invadere inevitabilmente le zone temperate dell'Europa meridionale e centrale.
A tal fine tornerà utile a tutti questa semplice illustrazione didattica.
Siamo giunti al terzo monitoraggio della stagione dell'ITCZ e per ora siamo ben lontani da una tendenza stagionale consolidata, come già anticipato nel precedente monitoraggio.
Gli eventuali periodici ma poco incisivi avanzamenti dell'Anticiclone Subtropicale Africano, che le attuali carte di monitoraggio lasciano presagire, soprattutto alla conquista della Penisola Iberica, possono per ora scongiurare l'ipotesi di forti affermazioni di Bolle Calde africane sul nostro Paese.
Allo stesso tempo un'avanzata non molto decisa da parte dell'Anticiclone Subtropicale Africano sulle nostre regioni, potrebbe lasciare libera la strada ad incursioni perturbate atlantiche sull'Italia.
Attendiamo il prossimo monitoraggio della zona di convergenza intertropicale da parte del NOAA, per vedere se una qualsivoglia abbozzata tendenza stagionale possa cominciare ad essere inquadrata con un minimo di affidabilità, che per ora è assai lungi dal vedersi.
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