Analisi Meteorologica
L'interessante passaggio PERTURBATO del 21-23 gennaio
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- Pubblicato 19 Gennaio 2015
- Scritto da Luca Angelini
lo scacchiere europeo è attraversato per intero da una vasta saccatura polare, il cui asse è disposto al traverso del Mediterraneo occidentale. Tale depressione si trova costretta ad ovest dall'anticiclone delle Azzorre, parzialmente elevato lungo i meridiani, e dall'altro da un campo di alte pressioni ben piazzato sull'Europa orientale.
L'azione bloccante profusa da quest'ultimo soggetto sinottico, è duplice, sia termica che dinamica. Quella dinamica crea i presupposti per l'inserimento a catena da parte di impulsi d'aria via via più fredda dalle alte latitudini atlantiche sin nel cuore del Mediterraneo, quella termica ostacola la ripresa delle Westerlies sul nostro Continente, imponendo così sull'Italia condizioni di instabilità via via più perturbata e in un contesto progressivamente più freddo.
IL PEGGIORAMENTO: a tal proposito appare interessante l'inserimento di un'onda corta proveniente dall'Atlantico groenlandese, che mercoledì 21 aggancerà quel che rimane della perturbazione giunta martedì sul nostro centro-sud, attivando un complesso sistema frontale pronto ad affrontare l'Italia partendo dalle regioni tirreniche.
L'EVOLUZIONE PREVISTA per MERCOLEDI: mercoledì mattina prime piogge su Sardegna e regioni tirreniche, in rapida estensione al nord-ovest e a tutto il centro, mentre dalla valle del Rodano l'aria fredda si porterà con il suo mulinello principale sul golfo Ligure causando una progressiva calata delle quote neve che sul Piemonte potranno abbassarsi fino in collina.
Sul resto del nord neve tra 800 e 1200 metri, al centro e sulla Sardegna tra 1000 e 1200 metri, al sud intorno a 1400-1600 metri.
L'EVOLUZIONE PREVISTA per GIOVEDI: giovedì il ramo caldo della perturbazione interesserà il nord, dove nevicherà mediamente tra 500 e 700 metri, ad eccezione del basso Piemonte, dove si potranno avere ulteriori episodi nevosi intermittenti sino in pianura.
Calo delle quote neve anche sul versante marittimo dell'Appennino ligure centrale fin verso i 700-900 metri. Il ramo freddo della medesima perturbazione causerà il calo del limite delle nevicate sulle zone interne del centro e sui monti sardi fino a 1000 metri, su quelle del sud fino a 1200-1300 metri. Al di sotto rovesci sparsi alternati a pause asciutte.
LA TENDENZA per VENERDI: la perturbazione tende ad occludersi e a generare precipitazioni soprattutto su nord-est, medio Adriatico e meridione. Quote neve, da confermare, comprese tra gli 800 metri del centro e i 1200 metri del sud. Maestrale intenso sulla Sardegna, calo generale delle temperature su tutto il Paese.
Luca Angelini
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