Analisi Meteorologica
Un potente Jet Streak proveniente dagli USA riporterà da mercoledì una figura di alta pressione sull'Italia
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- Pubblicato 16 Novembre 2014
- Scritto da Daniele Ingemi
Quella di ieri è stata una giornata davvero orribile per le regioni di nord-occidentali, duramente flagellate dal passaggio dell’ennesima perturbazione atlantica, rallentata ad est dalla presenza del solito cattivo anticiclone di blocco, con massimi di oltre 1040 hpa sulla Russia europea.
Le abbondanti e persistenti precipitazioni cadute sui terreni, già saturi d’acqua, hanno avuto conseguenze disastrose, enfatizzando le situazioni di dissesto idrogeologico su buona parte del territorio nazionale. In particolare fra Liguria, basso Piemonte e Lombardia, dove molti fiumi sono esondati, mentre sulle aree collinari e montuose si sono verificati significativi eventi franosi, dagli esiti disastrosi. Ma fortunatamente, analizzando gli scenari sul medio termine, finalmente arrivano notizie più confortanti.
Difatti, il cambio di circolazione che la settimana scorsa si è affermato fra il Pacifico settentrionale, il Canada e gli Stati Uniti, già a partire da metà della nuova settimana, comincerà ad avere significative ripercussioni sull’andamento meteo/climatico sul bacino centrale del Mediterraneo, e quindi anche sull’Italia.
Tutto merito di un graduale scivolamento di latitudine, sul nord America, del famoso “lobo canadese” del vortice polare, una profonda circolazione depressionaria colma di aria gelida d’estrazione artica a tutte quote. Questa struttura depressionaria, a carattere freddo, verrà contraddistinta da un campo di geopotenziali molto bassi alla quota isobarica di 500 hpa, con evidenti anomalie della tropopausa al suo interno.
Questo campo di geopotenziali bassi in alta quota, sopra il Canada e gli USA settentrionali, tenderà ad inasprire il “gradiente di geopotenziale” sull’Atlantico settentrionale, favorendo una notevole intensificazione dei venti zonali e del “getto polare” tra l’Atlantico e l’Europa, con lo sviluppo di un “Jet Streak” (massimi di velocità del getto) in quota che andrà ad alimentare l’attività ciclonica sull’Atlantico settentrionale, favorendo lo sviluppo di imponenti cicloni extratropicali.
Questa netta contrapposizione termica e di geopotenziali, nel cuore dell’Atlantico settentrionale, oltre a rafforzare il ramo principale del “getto polare” che fuoriesce dal Canada e dal nord degli Stati Uniti, terrà attiva una profonda circolazione depressionaria nel tratto di oceano a sud dell’Islanda, la quale tenderà a richiamare un impetuoso flusso di aria molto mite e umida, d’estrazione oceanica, che dalle medie latitudini atlantiche si spingerà verso il cuore dell’Europa, la Scandinavia, mantenendo il campo termico su valori nettamente sopra la media sull’intero continente.
L’irrompere di questo “Jet Streak” del “getto polare”, in uscita dal Canada sud-orientale, spostandosi sull’Atlantico portoghese andrà ad alimentare una vasta saccatura, che dalle latitudini sub-polari affonderà in direzione delle Azzorre. Lo sviluppo di questa ampia ondulazione ciclonica, in mezzo all’Atlantico, favorirà il conseguente sviluppo, più ad est, di una ondulazione anticiclonica che dovrebbe inglobare il Mediterraneo centro-occidentale e parte dell’Europa centrale, aprendo un periodo di tempo maggiormente stabile sulle nostre regioni, a partire dalle giornate di mercoledì e giovedì. Figura anticiclonica che oltre a riportare il bel tempo sarà in grado di permettere a fiumi e laghi di far defluire l’eccessivo surplus idrico caduto in questi giorni.
Daniele Ingemi
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