Analisi Meteorologica
Stati Uniti: super INVERNO 2013-2014, quali le cause? Intanto il GELO non concede tregua
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- Pubblicato 20 Febbraio 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Il super inverno 2013-2014 verrà sicuramente ricordato come uno dei più freddi e nevosi per gran parte degli Stati Uniti centro-orientali, settentrionali e nord-orientali. Quella della passata settimana è stata infatti la 17esima ondata di freddo della stagione, la 18esima è invece attesa tra oggi e domani e sarà piuttosto rapida, transitando molto rapidamente da ovest verso nord-est.
Peraltro, osservando le mappe modellistiche, si evince chiaramente come lo schema sinottico dominante sia stato sempre lo stesso per almeno tre mesi, ad iniziare da dicembre. Una configurazione bloccata, caratterizzata da un mostruoso vortice polare centrato tra Canada e Groenlandia e continue pulsazioni gelide verso sud/sud-est, in direzione degli USA.
D'altra parte la dinamica sinottico-configurativa ha iniziato a prender corpo intorno alla fine del mese di novembre e i primi giorni di dicembre, quando si è materializzato il famoso stratcooling che ha poi letteralmente cancellato il freddo invernale dal Continente europeo. Raffreddamento stratosferico che ha così coinciso con un mostruoso compattamento del Vortice Polare alle alte latitudini, con dislocazione evidente sul comparto nord-americano e siberiano.
Il travaso di geopotenziali in area canadese ha costantemente alimentato il vortice che ne prende il nome (canadese, appunto) e causato una brusca accelerazione del getto in uscita dagli States. Tale dinamica ha avuto modo di alimentare la circolazione nord-atlantica, causa principale delle numerose tempeste che si sono abbattute nelle recenti settimane sulle Isole Britanniche (qui tra l'altro l'inverno 2013-2014 risulta al momento uno dei più piovosi della storia).
Ciò che colpisce maggiormente tuttavia è la costanza rappresentata dalla dinamica sinottica descritta nelle righe precedenti. Per ben tre mesi infatti nulla è mai significativamente mutato e le dinamiche che hanno dominato indiscusse dal mese di dicembre stanno perdurando tutt'ora, in maniera davvero impressionante se si pensa che oramai l'inverno sta per concludersi.
Insomma, per gli Stati Uniti la stagione sicuramente farà parlare a lungo, tanto più che in molti stanno simpaticamente paragonandola al famoso film "The day after tomorrow", riguardante l'era glaciale. Qui ovviamente di era glaciale non si tratta affatto, ma è davvero impressionante la regolarità delle ondate gelida che in 90 giorni si sono sussegguite sempre nelle stesse aree.
Ben 17 con quella vissuta nei giorni scorsi, 18 con quella in arrivo nelle prossime 24 ore e altrettante che ne seguiranno ancora, perchè i modelli ne prevedono ancora altre, tra cui una molto intensa tra il 26 e il 28 del mese (potrebbe infatti giungere il Vortice Polare in persona...). Tutto verrà nuovamente causato da una pulsasione dell'anticiclone sulla parte occidentale degli USA, che si estenderà fin sull'Alaska. E' stato questo il quadro sinottico di questa stagione invernale, tutto questo che ha permesso all'inverno 2013-2014 di risultare uno dei più freddi degli ultimi 100 anni.
Nella mappa l'ondata di gelo intenso in arrivo intorno al 26 febbraio.
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