Analisi Meteorologica

Lunga fase anticiclonica da domani: sul lungo termine ancora molte le IPOTESI

Dettagli: Categoria principale: Monitoraggio & Analisi modelli; Categoria: Analisi Meteorologica; Pubblicato 06 Gennaio 2014; Scritto da Marco Iannucci

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Scampoli di primavera nei prossimi giorni, manovre invernali nel lungo termine.

Questa mattina della Befana sta segnando il passaggio di consegne tra la perturbazione che negli ultimi giorni ha lasciato una discreta quantità di piogge in particolare sul Nord e le aree tirreniche della Penisola. Il tempo non è ancora migliorato su buona parte del Sud Italia, sulle aree ioniche seguiterà a esserci qualche pioggia nel corso della giornata.

Da domani invece un possente anticiclone che potremo definire a tutti gli effetti subtropicale si eleverà dal Nordafrica per interessare tutta la Penisola apportando cieli sereni e temperature molto miti, che nella parte centrale della giornata daranno una parvenza di primavera anticipata. Più riparate dalla mitezza saranno le aree, specie della Pianura Padana, più avvezze alle nebbie, che conserveranno una temperatura più fredda al suolo.

Se durante la permanenza anticiclonica in Italia accadrà ben poco, lo stesso non vale per i movimenti in atto alle alte latitudini. Da quelle parti si gioca infatti una partita importante, che vedrà il raffreddamento più o meno corposo della Russia e dell'area Scandinava. Sul lungo termine poi i modelli attualmente divergono non poco. Per il modello americano GFS infatti la forza delle correnti occidentali spazzerà via ogni velleità di gelo in formazione in Europa, come visibile dalla seguente mappa

Molto differente la visione del modello europeo ECMWF, che propone invece un ponte anticiclonico tra Regno Unito e Russia in grado garantire un'ondata di gelo sulla Penisola per moto retrogrado da ENE. Stante la distanza temporale, difficile dire attualmente chi dei due modelli possa avere ragione.

Ragionandoci a mente fredda verrebbe da dire che l'ipotesi ECMWF risulta meno probabile in quanto rappresenterebbe un forte cambiamento configurativo, e si sa che le novità, le nuove strade intraprese dalla circolazione atmosferica, richiedono spesso un dispendio energetico che per avvenire non si affida mai al caso ma deve essere supportato da elementi forzanti validi.

Tuttavia, consapevoli dei nostri limiti di fronte alle mosse della natura, non possiamo fare altro che attendere, sperando che il tempo renda la situazione sempre più chiara e, si spera, favorevole a un evento invernale sulla Penisola.