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Analisi Meteorologica

Forti esclursioni termiche

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cervino20102010Febbraio 2012 oltre all'ondata di gelo che ha interessato anche la penisola Italiana, verrà ricordato per le forti escursioni termiche, dal grande gelo al caldo anomalo in breve tempo, qui nella Svizzera Italiana, come pure sul Nord Italia e a Nord delle Alpi, se nei prossimi giorni supereremo i +20°C a Sud delle Alpi e i +15°C al Nord della catena Alpina, cosa possibile, le escursioni termiche raggiungeranno o supereranno diffusamente su tutte queste regioni, i +40°C in meno di un mese, putroppo la situazione di caldo fuori stagione, si manterrà a lungo, oltralpe la molta neve giunta in gennaio, si scioglierà con largo anticipo anche in montagna, mentre qui a Sud delle Alpi, l'inverno risulta essere estremamente secco e caldo (salvo le prime 2 settimane di febbraio) con precipitazioni nel complesso del 40% rispetto a quello che dovremmo avere mediamente, scarse precipitazioni generalmente portate da Nord, dunque che hanno riguardato principalmente la regione Alpina. Febbraio se nelle prime 2 settimane abbiamo avuto valori di freddo da record in alcune località, ieri si sono già registrati valori di caldo record per il periodo e la prossima settimana si prevedono temperature anche più elevate di quelle che abbiamo in questi giorni, rispetto ai valori minimi registrati a inizio febbraio (-18°C) e quelli massimi registrati ieri (+17,7°C) a Piotta, vi è un escursione termica di oltre 35°C, a Magadino addirittura dai -18°C di minima registrata a inizio della seconda settimana di febbraio, oggi si raggiungeranno i +18°C come temperature massime, di conseguenza l'escursione termica potrebbe superare i 36°C, la prossima settimana invece si prevedono appunto temperature superiori ai +20°C nella Svizzera Italiana e sul Nord Italia, +15°C invece al Nord delle Alpi.

Dal punto di vista delle precipitazioni, il Nord delle Alpi ha vissuto una buona stagione, in gennaio ha piovuto 3 volte tanto quello che mediamente piove in tutto il mese, entro la fine di gennaio il manto nevoso aveva sfiorato i 5 metri di altezza nelle Alpi del canton Uri e lungo il versante Nord Alpino delle Alpi Vallesane, accumuli di neve superiori ai 3 metri anche nelle Alpi Grigionesi, febbraio invece ha visto precipitazioni più ridotte, ma che complessivamente dovrebbero avvicinarsi alla media del periodo. Ben diversa invece la situazione al Sud delle Alpi dove in tutta la stagione invernale, compresa tra dicembre 2011 e febbraio 2012, la piovositâ è risultata essere molto scarsa, ha piovuto complessivamente appena il 40% di quello che mediamente dovrebbe piovere e le precipitazioni in genere erano portate da Nord, di conseguenza le precipitazioni hanno riguardato principalmente l'alto Ticino, dunque se nell'alto Ticino il deficit risulta essere inferiori o addirittura in alcune aree la piovosità risulta essere corrispondente alla media, sul basso Ticino e nella vicina Italia del Nord, la piovosità risulta essere inferiore al 40%, il freddo delle prime 2 settimane di febbraio inoltre ha danneggiato delle tubazioni, di conseguenza alcuni comuni del Mendrisiotto, colpa delle scarse precipitazioni e del freddo delle prime 2 settimane di febbraio, hanno problemi di carenza di acqua potabile, la poca neve giunta a inizio febbraio, si è conservata abbastanza bene al suolo durante le gelide giornate della prima parte di febbraio, sucessivamente il favonio ha sciolto in appena 2 giorni tutta la neve accumulata che è andata persa rapidamente.

Situazione di inizio febbraio.

ECM1-2163

Situazione prevista per fine febbraio.

gfs-0-108

La maggior piovosità che si ha avuto a Nord delle Alpi e la carenza di precipitazioni a Sud delle Alpi, è stata favorita dal tipo di configurazione barica, ossia dalla persistenza di una vasta area di alta pressione centrata sull'Europa Occidentale con correnti Nord Occidentali che scorrevano lungo il proprio margine Orientale, di conseguenza sulla catena Alpina per quasi tutta la stagione, è prevalsa una ventilazione prevalentemente dai quadranti Nord Occidentali o Settentrionali, per contro vi è stata una mancata circolazione tipicamente Sud Occidentale, Meridionale o Sud Orientale, favorevole a precipitazioni più abbondanti a Sud delle Alpi.

Flavio Scolari

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