Monitoraggio & Analisi modelli
ANALISI DI GFS 12Z: prima l'anticiclone, poi ritorno dell'INVERNO in grande stile? QUI tutti i dettagli
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- Categoria: Monitoraggio & Analisi modelli
- Pubblicato 29 Gennaio 2013
{module [501]}Si è da poco conclusa l'emissione tardo-pomeridiana di GFS (l'aggiornamento 12Z) e possiamo dire che molte delle carte emesse questo pomeriggio sono a tratti eccezionali, anche se siamo lontani da conferme o da una situazione modellisticamente stabile e senza colpi di scena: vediamo ora nel dettaglio come è andata.
BREVE TERMINE: dopo il calo termico vissuto questi giorni (anche se non così significativo come molti si aspettavano, e con temperature minime non eccessivamente al di sotto della media del periodo), ci aspetta un periodo di media lunghezza in compagnia dell'anticiclone , un ibrido tra un azzorriano e un africano. Per i prossimi 3-5 giorni dunque avremo tempo stabile e soleggiato, con scarsa o nulla probabilità di precipitazioni, molte nebbie in Pianura Padana e sulle vallate interne appenniniche, e discrete temperature minime da inversione termica. La scaldata ad 850 hPa sembra essere molto significativa, con valori fino a +10°C, tanto che permane il rischio di discrete piene dei fiumi dovuti al veloce scioglimento della neve al di sotto dei 13/1400 metri di altezza.
MEDIO TERMINE: Da sabato mattina il tempo inizierà a cambiare: nubi basse invaderanno il settore ligure e l'alto Tirreno, aria fresca irromperà da Nord attraverso la valle del Rodano, con l'isola sarda alle prese con venti tesi di maestrale ed un forte calo delle temperature, mentre aria più fredda passerà dalla valle della Bora tra Friuli e Slovenia. Stando alle carte attuali permane il rischio di buone nevicate al di sopra dei 3/400 metri al Nord e sul settore adriatico tra domenica e lunedì, con annesso cambio circolatorio e forte calo delle temperature.
LUNGO TERMINE: oltre le 144 ore la situazione inizia ad essere di difficile lettura, ma GFS è fortemente convinto di una cosa: inizierà l'inverno e lo farà in grande stile, anche se gli altri GM sono lontani dal vedere una configurazione sinottica simile a quella del modello americano. Parte dei bassi geopotenziali presenti tra le 144h e le 170 h sulla Groenlandia e su Terranova sono visti slittare verso Est, seguendo una forte ondulazione e arrivando prepotentemente sul Regno Unito. Il lobo canadese sembra essere dunque molto più debole rispetto ai giorni passati, motivo per il quale l'anticiclone delle Azzorre potrebbe arricciarsi di molto sul comparto atlantico (AO molto negativo ed SSTA favorevoli) garantendo di conseguenza la discesa di più impulsi d'aria fredda dalla Scandinavia sull'Europa centro-meridionale.
Secondo GFS il punto di arrivo di questi vari impulsi freddi sembra essere l'Italia, ma soprattutto il secondo impulso sembra essere temibile dal punto di vista del gelo e della conseguente neve, grazie alla genesi di qualche minimo barico tra Tirreno e Adriatico. La situazione è molto difficile da leggere e decifrare, ma GFS è fortemente orientato verso il ritorno del freddo a partire dal 6/7 febbraio, grossomodo lo stesso periodo del passato anno. La situazione ha del potenziale, ma dovremo aspettare almeno 3-4 giorni (il tempo che transiti la scaldata tra 500 e 850 hPa) prima di scrivere una tendenza con discrete probabilità di successo.
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