Monitoraggio & Analisi modelli
I modelli vedono un raffreddamento dell'Est europeo ma per noi ancora solo piogge
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- Categoria: Monitoraggio & Analisi modelli
- Pubblicato 12 Gennaio 2014
- Scritto da Marco Iannucci
Un saluto ai lettori di MeteoportaleItalia da Marco. Questa mattina i cieli sull'Italia, come visibile anche dal satellite appaiono non molto diversi da quelli degli ultimi giorni di questa settimana. La Penisola è affollata infatti da nubi alte (cirriformi e stratiformi) associate spesso a foschie, nebbie e locali nubi basse.
Questa situazione è dovuta a un campo di alta pressione permanente ormai da giorni, accompagnata da un alto tasso di umidità associato alla presenza di aria stagnante e scarsa ventilazione, motivo per cui molte grandi città hanno adottato provvedimenti contro il traffico nei giorni scorsi. Ma il campo anticiclonico sta invecchiando, e la prossima settimana ci consegnerà già un cambiamento del tempo che farà respirare aria più pulita alle città inquinate.
Il primo cambiamento avverrà Martedì prossimo. Un affondo Nordatlantico, ormai confermato dai modelli, apporterà precipitazioni consistenti in particolare per le regioni settentrionali e tutte le regioni tirreniche. Le maggiori precipitazioni cadranno Martedì sul Centronord tirrenico, dalla Liguria al Lazio. Nella giornata di Mercoledì invece sarà più colpito il Sud Italia, in particolare Puglia e Sicilia, in quanto l'affondo isolerà una goccia fresca sui mari meridionali italiani.
Nel frattempo inizierà un processo di progressivo raffreddamento dell'Est Europeo, in particolare verso la Russia europea l'inverno inizierà, con un certo ritardo, a farsi sentire. Per i modelli ancora però non vi è nessuna seria ipotesi che un'ondata di freddo intenso possa coinvolgere l'Italia. Secondo il modello americano GFS infatti il Mediterraneo restarà un centro di interazioni di masse d'aria differenti, e vivrà una fase perturbata e umidà ma senza alcun eccesso di freddo e neve ancora relegata in piena montagna. In prospettiva a lunghissimo termine va però considerato che il raffreddamento dell'Est europeo è una buona notizia, rispetto all'attuale situazione che ha visto anche le aree più orientali d'Europa, notoriamente culla del freddo, vivere un inverno con un forte sopramedia termico.
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