Monitoraggio & Analisi modelli
Gli States nel mirino di altre, FORTI ondate di freddo, intanto noi aspettiamo che arrivi FEBBRAIO...
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- Categoria: Monitoraggio & Analisi modelli
- Pubblicato 09 Gennaio 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Apriamo questo editoriale con un famosissimo detto che inizio a sentire un pò frequentemente in quest'ultimo periodo: "la speranza è l'ultima a morire". Per carità, niente di più vero, ma a questo punto siamo davvero giunti alla fase "dell'arrampiachiamoci sugli specchi".
Or bene, partiamo innanzitutto da una considerazione piuttosto evidente che credo quasi tutti condivideranno in toto: l'inverno non c'è. O quanto meno in riferimento al Continente europeo, visti gli effetti che il Vortice Polare sta relegando agli Stati Uniti d'America.
Ora qualcuno sicuramente storcerà il naso e punterà il dito verso l'ondata di freddo che invaderà l'Europa orientale e nord-orientale intorno alla metà del mese. Ebbene, detto questo ci tengo inoltre a ribadire che la colata fredda NON interesserà la nostra Penisola e si limiterà solo ad inviare blandi refolii freddi esclusivamente alle estreme regioni settentrionali.
Ma la speranza nasce proprio dal raffreddamento termico marcato dei territori europei più orientali, perchè le ondate di freddo necessitano di un buon serbatoio gelido per potersi sviluppare e mettersi successivamente in movimento verso occidente, in moto retrogrado. Non per spegnere gli animi, sia chiaro, ma al momento nessuna ondata fredda è prevista raggiungere il bacino del Mediterraneo, quindi meglio mettersi l'anima in pace (a qualcuno farà anche piacere).
Ma attenzione, non sto certo scrivendo in queste righe che l'inverno è bello che concluso, al contrario. Febbraio e Marzo sono infatti mesi che solitamente (specie il primo) propongono situazioni invernali potenzialmente esplosive per il vecchio Continente, con gelo intenso e nevicate che investono svariati settori, fin sulle pianure e le aree costiere.
E la speranza, per molti (in realtà la maggior parte) dei meteo-appassionati ripone per l'appunto nel mese di Febbraio, quello in cui finalmente l'Europa e l'Italia "verebbero" interessate dalle colate gelide di cui fin'ora se ne sente parlare solo nella cronaca digitale e televisiva. Qui stiamo parlando di teoria, per la pratica è meglio porre lo sguardo in nord America, tra Canada e Stati Uniti.
Perchè qui, dopo il "Polar Vortex" che ha portato temperature da record in svariati settori, nei prossimi giorni giungeranno altre colate d'aria gelida spinte dalla presenza nel nord del Canada di un lobo del Vortice Polare isolatosi in queste aree da ormai svariate settimane. E' una situazione che si mantiene bloccata, senza una via d'uscita (per il momento) e che sta penalizzando queste aree con irruzioni d'aria fredda anche crude, possenti, accompagnate da violente bufere di neve.
Ho preparato una rappresentazione grafica piuttosto eloquente che ci mostra l'arrivo di almeno tre-quattro ondate di super freddo tra il 15 e il 19 del mese, con interessamento maggiore della parte centro-settentrionale, orientale e nord-orientale, ove giungeranno termiche estremamente basse, prossime ai -18/-20°C in alcuni casi. Si ripeteranno altre situazioni simili a quella vissuta recentemente? Probabilmente no, ma ci si andrà molto, molto vicini.
E noi intanto aspettiamo che arrivi Febbraio...
Rinaldo Cilli
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