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Dopo Sandy non cessa l'allarme nella East Coast; sta infatti arrivando il primo, vero Nor'Easter della stagione. Attese piogge abbondanti e forte vento

Sale la preoccupazione sulla East Coast americana che, dopo aver vissuto il passaggio dell'Uragano Sandy, deve ora nuovamente fronteggiare un'allarme meteo per l'arrivo di un'altra, ntensa tempesta, il primo, vero Nor'Easter di questa stagione. Si tratta di un intenso ciclone extra-tropicale che si forma sulla costa atlantica degli Stati Uniti.

Una situazione che viene a crearsi quando aria fredda proveniente dalle latitudini polari (quindi dal Canada) va letteralemente a "scontrarsi" con quella caldo-umida presente in Atlantico. Una situazione potenzialmente esplosiva che spesso genera situazioni meteorologiche anche piuttosto preoccupanti.

Purtroppo questo intenso sistema andrà ad impattare nelle stesse zone che solo alcuni giorni fa hanno dovuto fronteggiare il passaggio del devastante uragano Sandy, che ha portato morte e distruzione in gran parte della East Coast americana e sui Paesi caraibici.

Tra oggi e domani infatti l'area di bassa pressione, in movimento verso ovest/nord-ovest raggiungerà il sud del New England, causando un severo peggioramento delle condizioni meteorologiche. Oltre alle piogge abbondanti ai forti venti, la tempesta genererà anche intense mareggiate lungo la fascia costiera, con onde fino a 4/6 metri di altezza.

I venti soffieranno intensi dai quadranti settentrionali e in tal senso le inondazioni costiere più marcate dovrebbero verificarsi tra la costa del Delaware, la parte centro-settentrionale del New Jersey e l'estremità occidentale della costa del Long Island. Naturalmente coinvolte anche New York e il Massachussets orientale.

Il maltempo colpirà duro soprattutto tra oggi e domani, quando la tempesta si muoverà vesto occidente e si caricherà ulteriormente, favorita anche dall'umidità presente in Atlantico. Il centro della depressione si avvicinerà notevolmente alla costa e sarà alla base di fortissimi venti che spireranno dai quadranti nord.

Venti che soffieranno con intensità ragguardevole, superando localmente i 100/120 km/h, ma con raffiche che a tratti potranno persino toccare i 140 km/h. L'intensità massima dovrebbe tuttavia registrarsi tra stanotte e domattina, momento in cui la depressione raggiungerà i suoi minimi barici (anche inferiori ai 990 hPa).

Purtroppo si tratta di una situazione meteorologica molto delicata; come già accennato la tempesta andrà ad abbattarsi negli stessi territori martoriati nei giorni scorsi da Sandy, che ha causato danni ingenti lungo tutta la costa orientale.

La forza del venti ha causato un indebolimento del terreno e molto probabilmente l'arrivo della nuova tempesta causerà lo sradicamento dei fusti già piegati dall'Uragano Sandy (il terreno è infatti ancora molto molle). Viste le basse temperature, sui settori interni, tornerà a nevicare localmente fino a quote prossime al piano. Già pronti piani di evacuazione per quanto riguarda la città di New York.

Rinaldo Cilli

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