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Dieci anni dopo KATRINA; cos'è cambiato nella previsione degli URAGANI?

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La NASA, dopo Katrina, ha iniziato studi sempre più dettagliati.

2991f30aDieci anni dopo il devastante uragano Katrina la NASA sta studiando in maniera assai dettagliata perchè un uragano di questa intensità può essere così distruttivo e, altresì, sta cercando di scoprire come poter salvare in futuro milioni di vite umane. Nel video in allegato gli scienziati del Goddard Space Flight Center si può osservare una simulazione dell'uragano Katrina in alta risoluzione.

L'uragano attraversa l'oceano Atlantico, una parte del Golfo del Messico e, alla fine, gli Stati Uniti meridionali. Il video è stato creato grazie all'ausilio di dati satellitari nel modello di sovrapposizione della Terra in alta definizione GEOS-5. Subito dop l'uragano Katrina gli scienziati hanno imparato molto circa le condizioni ambientali e i processi interni che influenzano il percorso e ,l'intensità delle tempeste.

Nell'immagine sottostante è possibile rintracciare l'evoluzione dei metodi d'indagine degli uragani negli ultimi 10 anni; si nota la concentrazione di vapore acqueo durante l'avvicinamento di Katrina alla costa degli Stati Uniti e al Golfo del Messico. La prima immagine risale al lontano 2005 e la sua risoluzione è di ben 50 km.

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La seconda immagine (subito sotto il testo) è stata invece ricostruita utilizzando i dati satellitari e il GEOS-5. La sua risoluzione è di circa 6,4 km.

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"Prima abbiamo concentrato la nostra attenzione soprattutto sui meccanismi che migliorino le previsioni sugli uragani, ora siamo invece interessati ai fattori che ostacolano gli uragani per guadagnare forza", riferisce il meteorologo Scott Brown. Gli scienziati hanno studiato il ruolo nello sviluppo degli uragani delle cosiddette "torrette calde" o nubi temporalesche che causano un certo riscaldamento.

Nel 2005 si credeva che presenza di queste "torri calde" potesse attivare un uragano; ora invece gli studiosi hanno scoperto che l'urgano può rafforzarsi solo se l'aria calda è concentrata tra il centro del ciclone e la zona dei forti venti. Negli ultimi 10 anni gli scienziati hanno capito come fermare il wind-shear che può generare un uragano; il wind shear, lo sappiamo bene, si genera quando il vento cambia velocità e direzione alle alte quote.

Pertanto il vento nella parte superiore della tempesta può muoversi in un'altra direzione e risultare più veloce rispetto a quello presente nella parte inferiore. Questo fenomeno può tranquillamente far dissipare dopo qualche ora anche un uragano di categoria 5...

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