News Uragani, Tifoni e Cicloni
Attenzione agli uragani; il NOAA non esclude tempeste VIOLENTE, ad Agosto parte la missione della NASA
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- Pubblicato 01 Giugno 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Un famosissimo detto racconta che prevenire è assolutamente meglio che curare e da questo punto di vista non possiamo che trovarci d'accordo su quanto riferito, negli ultimi giorni, dal NOAA che in maniera molto esplicita ha dichiarato: " la stagione degli uragano è prevista nel complesso tranquilla, ma attenzione alle tempeste più forti".
Come a dire: è vero, si prevede che la stagione trascorra tutto sommato tranquilla da un punto di vista della frequenza e dell'intensità degli uragani ma, attenzione, perchè alcune di queste tempeste potrebbero risultare anche particolarmente intense quindi non dare tutto per scontato fino a che la stagione non sarà conclusa.
E come dar torto a queste dichiarazioni; d'altronde lo sappiamo infinitamente bene che stilare una tendenza a lungo, lunghissimo temine risulta quasi un'impresa impossibile, figuriamoci stimare che nel corso dei prossimi quattro-cinque mesi ci saranno 12 tempeste di cui 3 uragano di intensità pari o superiori a categoria 3-4. E' vero, in base ad alcuni parametri climatici si possono individuare intepretazioni su ipotesi quanto meno veritiere, ma indovinare con esattezza numero e categoria degli uragani per i prossimi mesi è assolutamente impossibile, o quasi.
Negli ultimi giorni, a tal proposito, sono molto interessanti le dichiarazioni rilasciate da Rick Knabb, direttore del NOAA di NHC, che ha sottolineato che anche una singola tempesta che colpisce le coste e la terraferma può avere un impatto enorme e causare danni di importanti proporzioni. In particolare ha avvertito gli abitanti di tutte le aree maggiormente vulnerabili (quindi una zona che va dai Caraibi agli Stati Uniti) di restare allerta e di non farsi assolutamente cogliere impreparati.
Knabb continua: "indipentemente dalle previsioni rilasciate nelle scorse settimane e tenendo ben in mente gli effetti che produrrà l'arrivo di El Nino sulla formazione delle tempeste, non va scartata l'eventualità che almeno una di queste, raggiungendo le zone costiere, non possa causare danni ingenti, contando inoltre che le tendenze mensili a cosi lunga gittata non sono poi così affidabili".
Intanto la NASA sta raddoppiando gli sforzi per sondare il comportamento degli uragani all'interno della tempesta, il cosidetto "occhio del ciclone". Per far ciò si avvarrà dell'utilizzo di un velivolo senza pilota denominato Global Hawk en appartenente alla missione Sentinel, che studierà i comportamenti degli uragano nell'Oceano Atlantico per il terzo anno consecutivo.
La missione Sentinel (o HS3) è uno sforzo collaborativo che riunisce diversi centri della NASA con partner federali e università, per studiare i processi di formazione degli uragani e i cambiamenti di intensità di questi ultimi nel bacino dell'oceano Atlantico. I voli si svolgeranno tra il 26 Agosto e il 29 Settembre durante quindi il picco degli uragani.
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