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Grandinata ieri a Fermo: danni incalcolabili alle coltivazioni
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- Pubblicato 25 Giugno 2013
Si è formato tutto in pochi minuti attorno alle ore 13, poche decine di km a SW di Fermo, il fronte temporalesco si è ingrandito (probabilmente ha assunto anche le caratteristiche di supercella) e poi ha colpito il fermano e infine la costa, arrecando gravi danni per via della grandine.
Danni ingentissimi secondo la Coldiretti a vigneti, coltivazioni di grano, frutta e ortaggi (a breve articolo approfondito), soprattutto nella zona tra Montegiorgio, Grottazzolina e il fiume Aso. Completamente andate le coltivazioni di pesche, albicocche e ciliegie (in arrivo quasi certamente dei rincari per i consumatori). Anche le coltivazioni di cipolla e cavolo da seme sono quasi del tutto perdute in quest'area, la grandinata è stata troppo estesa e duratura, i chicchi hanno raggiunto un diametro di 3-4 centimetri, qualsiasi precauzione si è rivelata inutile.
Sbalzo termico rilevante, con temperature calate anche di 7°C rispetto a soli 4 giorni fa: le infiltrazioni fresche giunte da Nord sono state accompagnate da instabilità, con conseguente formazione di violente celle temporalesche lungo tutto il settore adriatico. Ieri a Fermo ad esempio la temperatura massima non ha superato i 23°C, fortemente al di sotto della media, mentre venerdì scorso sono stati toccati i +29°C, e addirittura mercoledì è stato sfiorato il valore di +32°C. La scorsa settimana c'è stata già un'altra violenta grandinata nella zona di Ascoli Piceno, con danni nella zona tra Monsampolo e Grottammare (anche qui con coltivazioni di oleandro, leccio e infine albicocche e ciliegie deteriorate gravemente).
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