Terremoti nel mondo
L'intrusione di MAGMA è la probabile causa dello SCIAME sismico tra Colombia e Ecuador
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- Pubblicato 24 Aprile 2015
- Scritto da Rinaldo Cilli
La crisi sismica in tutta la regione dei Chiles e di Cerro Negro de Mayasquer, due vulcani situati al confine tra Colombia e Ecuador, è probabilmente causata dall'intrusione di magma, secondo un rapporto fornito da R. Corredor Torres, del Servicio Geologico Colombiano e dai colleghi della Seismological Society of America (SSA).
L'intrusione del magma sembra interagire con la tettonica regionale e scatena lo sviluppo di micro-terremoto, che al loro picco di attività ne vengono contati a migliaia ogni giorno. La maggior parte dei terremoti, tuttavia, si presentano quasi tutti inferiori alla magnitudo 3, anche se il più intenso verificatosi è stato di M.5,6 nell'Ottobre del 2014.
Quando gli sciami sismici iniziarono, nel 2013, il Servizio Geologico Colombiano e l'Istituto Geofisico della Escuela Politecnica Nacional, in Ecuador, collaborarono per creare un sistema di monitoraggio per osservare e studiare gli sciami sismici e giudicarne il rischio di un'eventuale eruzione vulcanica estremamente pericolosa per tutta la pololazione circostante.
La più grande minaccia di eruzione giunse nell'Autunno del 2014, quando il livello di attività venne alzato da un livello giallo ad un livello arancio, il che quindi sta a significare una probabile presenza di eruzioni nel giro di giorni/settimane.
A causa del verificarsi di un terremoto di magnitudo 5.6 con relative scosse di assestamento, alcune case nella zona vennero danneggiate e i residenti locali decisero di dormire in tenda per sentirsi al sicuro.
I dati raccolti dalle nuove stazioni di monitoraggio suggeriscono che la maggior parte dei terremoti nella zona sono di tipo vulcanico-tettonico, che si verificano quindi quando il movimento del flusso di magma e di gas crea improvvisi e repentini cambiamenti di pressione nelle rocce superficiali. Sulla base dell'attività sismica della zona, i ricercatori deducono che milioni di metri cubi di magma si sono spostati nella zona in profondità sotto i vulcani del Cile e del Cerro Negro.
Tuttavia, entrambi i vulcani, sembrano essere stati fermi per almeno 10.000 anni e lo stress tettonico nella regione è oramai di tipo "compresso". Fin'ora non ci sono stati segni di "gonfiore" terrestre o degassamento in superficie e il tasso di terremoti ha subito un significativo rallentamento quest'anno rispetto al picco dei 7000-8000 micro-terremoti giornalieri nell'autunno del 2014.
Rinaldo Cilli
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