La più forte scossa avvenuta nello Stretto dopo quella distruttiva del 1908, ci furono 6 morti

Quello del gennaio '75 è tutt'oggi un terremoto quasi dimenticato ma fà parte della storia della sismologia italiana in quanto ricaduto in un'area a rischio sismico molto elevato.

Storicamente localizzato sulla Val di Noto, nella Sicilia meridionale ionica

Si tratta del sisma più forte mai avvenuto in Italia nella storia della sismologia, il più grave per intensità e volendo anche per le vittime considerando il periodo remoto in cui avvenne, le vittime risultarono anche più della metà della popolazione.

Un sisma di bistrattamento e contestazioni tra abitanti ed enti

Considerato anche come "terremoto del silenzio", sopraggiunse nella notte tra il 12 ed il 13 dicembre 1990 alle ore 01:24 locali, coinvolgendo buona parte della Sicilia sud-orientale.
La prima scossa, infatti, durò circa 45 secondi e con una magnitudo massima di 5,7 richter. I comuni più colpiti furono: Lentini, Carlentini, Augusta, Melilli, Francoforte e la valle di Noto che fà parte del patrimonio dell'UNESCU.

Una scossa di terremoto magnitudo 3,5 della scala Richter è stato registrato pochi minuti fa in Abruzzo. Profondità di soli 17,9Km. 

L' epicentro del sisma è  stato nel golfo di Santa Eufemia. La scossa, accompagnata da un fortissimo boato, fece crollare quasi tutti gli edifici di Nicastro  e seppellì centinaia di persone sorprese nel sonno.

Ma cosa succede quando a una scossa di terremoto ne consegue un maremoto? Le immagini giunte dopo i disastri del Giappone e di Sumatra sono sconvolgenti, e non esiste cosa peggiore che trovarsi ad incrociare la furia degli elementi in situazioni simili. In Italia i maremoti sono molto rari, ma nel corso della storia se ne sono susseguiti alcuni, tra cui quello disastroso del 1908 sullo Stretto di Messina.

Ogni volta che si sente una scossa di terremoto, pur debole che sia, il nostro corpo reagisce con il panico. Ma cosa succede quando a una scossa di terremoto ne consegue un maremoto? Le immagini giunte dopo i disastri del Giappone e di Sumatra sono sconvolgenti, e non esiste cosa peggiore che trovarsi ad incrociare la furia degli elementi in situazioni simili. In Italia i maremoti sono molto rari, ma nel corso della storia se ne sono susseguiti alcuni, tra cui quello disastroso del 1908 sullo Stretto di Messina.

Due Febbraio 1703: un violento sisma, conosciuto come il Grande Terremoto, scuote L'Aquila: sei mila le vittime.

Tutto è ancora esattamente dove è caduto la notte del 6 aprile 2009 per effetto della tremenda scossa. Mattoni, pietre, tegole, pezzi di grondaia che pendono dai tetti fino ad altezza uomo, auto seppellite dai crolli....

Sono le 5:21 di mattina, il buoi è totale ed è una fresca giornata post-natalizia nel Sud Italia, quando la trema inizia a tremare. Si verifica un sisma che cambierà per sempre l'Italia, un sisma destinato tristemente a fare storia come il terremoto più violento mai registrato in Europa negli ultimi secoli, forse più forte del terremoto di Lisbona del 1755.

L'Emilia non ha mai smesso di tremare, e anche oggi la terra sta dimostrando di essere piuttosto irrequieta, poiché ci sono state diverse scosse di terremoto significative a differenti intervalli del giorno (le più forti di magnitudo 2.4 alle 8:58, poi di magnitudo 2.2 alle ore 13:39 e infine poco fa la scossa più forte del terzo grado).

Il 31 ottobre del 2002, alle ore 11.32 del mattino, una forte scossa di terremoto, di Magnitudo 5.4 della scala Richter, scuote il Molise come uno straccio vecchio.
E a San Giuliano di Puglia avviene l'inferno.
Eppure, crolla soltanto la scuola: l'istituto "Francesco Jovine". Sotto le macerie 56 bambini imprigionati dal cemento, 4 maestre e 2 bidelle.