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Editoriali Sismologia

Emilia, impossibile stabilire l'andamento della sequenza. Deve restare alta l'attenzione

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Emilia, impossibile stabilire l'andamento della sequenza. Deve restare alta l'attenzione

Dettagli: Categoria principale: Sismologia; Categoria: Editoriali Sismologia; Pubblicato 15 Giugno 2012; Scritto da Brando Trionfera

Già se ne comincia a parlare di meno o forse molti stanno pensando ad altro. Tant’è che lo sciame sismico in Emilia sta continuando e le scosse non finiscono. Una M3.6 questa mattina ha fatto di nuovo tremare la parte più settentrionale dell’area interessata dagli ultimi movimenti tellurici. Molte sono le constatazioni che vengono fatte in giro per il web, ma la sequenza è in calo?

Dal punto di vista numero in effetti, si nota un progressivo calo di eventi che è cominciato a partire dal 5-6 giugno, poco dopo la forte scossa di M5.1 che non è stata seguita poi da importanti repliche. Tuttavia, ci troviamo di fronte ad un’area geologica ancora complessa e che le stesse autorità ritengono “pericolosa”.

La commissione Grandi Rischi, come detto ha emesso un bollettino all’interno del quale veniva specificato che “abbassare la guardia risulta quanto mai inopportuno” – aggiungendo poi che – “non si escludono nuovi importanti eventi qualora la sequenza sismica riprendesse vigore”.

Salvatore Barba, direttore di ricerca dell’Ingv ai microfoni di Meteo Portale Italia ha cercato di fare una sorta di parallelismo con un terremoto passato:”E’ impossibile stabilire l’andamento degli eventi in Emilia Romagna, possiamo fornire un dato statistico ma per esempio quando il Friuli venne martoriato dallo sciame sismico, circa 6 mesi dopo ci fu una nuova forte scossa”.

Si tratta dunque di dinamiche diverse e che ci pongono di fronte all’obbligo di mantenere lo stato di attenzione, anche perché non conoscendo alla perfezione il tipo di sequenza , è impossibile con un terremoto di 600 anni fa poter dare una valutazione soggettiva alle scosse degli ultimi giorni.

Brando Trionfera mpi end bis