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Editoriali Sismologia

Maya, Vesuvio, Marsili, terremoti e allarmi: tutte le verità!!!

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 CAPITOLO MARSILI 

Sul web sono riaffiorate nuovamente le voci relative al risveglio improvviso del Vulcano Marsili. Molto probabilmente alcuni siti hanno ripescato le vecchie dichiarazioni di Franco Ortolani, geologo, che lo scorso anno ha rivelato in un’intervista che le regioni centro-meridionali sono esposte ad un maremoto di proporzioni dannose per le località posizionate sui settori Tirrenici.

Non si registra tuttavia attività anomala nei pressi del vulcano sottomarino che, seppur rappresenta un rischio davvero notevole per le zone citate, viene costantemente monitorato dall’INGV affinché possa essere anticipata in tempi brevi un’eventuale ed improvvisa eruzione.

Il pericolo maggiore come detto si incentra soprattutto in un eventuale maremoto che colpirebbe le spiagge durante i mesi estivi e andrebbe a provocare una situazione estrema per la molteplicità di bagnanti che frequentano luoghi affollatissimi e turistici di Campania, Calabria e Sicilia. 

Risulta evidente come le scosse in Emilia prima e quelle in Calabria successivamente abbiano aumentato comprensibilmente il timore da parte della popolazione verso i fenomeni naturali, che ora si imbatte in continue indagini sul web alla ricerca di notizie allarmanti.

CAPITOLO VESUVIO

Secondo quanto riportano i grafici del sismografo messi in rete dall’osservatorio sismologico vesuviano appartenente alla rete di monitoraggio dell’INGV, una serie di piccoli movimenti tellurici ha interessato la scorsa notte la parte centrale del Vesuvio.  La magnitudo di questi movimenti sembrerebbe tuttavia rimanere trascurabile agli strumenti.La profondità degli eventi di cui vi abbiamo parlato poc’anzi, si attesterebbe intorno ai 10 km e ciò testimonia che non si tratta di movimenti che avvengono in superficie al vulcano, bensì alla base.

Ovviamente ci limitiamo ad osservare il fenomeno lasciando eventualmente ai più esperti del settore il parere in tal senso.

Di seguito vi riportiamo i grafici che mostrano i tremori avvenuti il 22/05/2012 tra mezzanotte e le 4 e la relativa mappa (nibiru)

vesuviosegnali


vesuviosegnali2


scossevesuvio

 

Recentemente vi abbiamo messo al corrente di una lieve ripresa di attività sismica intorno al cratere vulcanico del Vesuvio. Alcuni movimenti tellurici infatti sono stati registrati ad una profondità di circa 10km. Poco fa, alle ore 23:20, un nuovo tremore è stato avvertito dai sismografi dell'osservatorio vesuviano appartenente all'INGV. Questo si è verifcato ad una profondità stimata tra i 5 e i 6 chilometri. 

Dai dati preliminari tuttavia non è ancora possibile determinarne l'esatta magnitudo, anche se si tratta di un evento sicuramente di bassa entità.

Riportiamo il tracciato che evidenzia il piccolo movimento e la mappa aggiornata dall'INGV - © Osservatorio Vesuviano, ove il tremore è contrassegnato con un pallino rosso.


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Che ci crediate o no, il 2012 è oramai arrivato e si porta dietro le tante teorie sull’"imminente" fine del mondo. La più nota, come tutti sappiamo, è la profezia Maya, secondo cui il 21 dicembre 2012 sarà il giorno della catastrofe. Anche se, in realtà, le interpretazioni a tal proposito sono diverse: c’è chi parla di un evento devastante che porterà alla fine della vita come la conosciamo oggi e chi invece afferma che il 2012 sarà l’inizio di una nuova era di pace e spiritualità. Anche se non tutti riescono a sorridere sulla paura che nasce dalla più catastrofica interpretazione delle scritture dei sacerdoti maya, il dato sicuro che ora viene certificato dai moderni astrofisici è la coincidenza del preciso allineamento Sole-Venere-Terra con la data del prossimo 5 giugno 2012: il che ci costringerebbe ad anticipare la fine del mondo di 200 giorni rispetto al solstizio invernale di quest'anno.

Stando agli ultimi calcoli dell'archeologa americanista Maria Longhena, a segnare la fine del ciclo calendariale dei Maya sarà il passaggio di Venere sul disco solare, e ciò avverrà il prossimo 5 Giugno 2012. L'allineamento del Sole e di Venere - sostiene la Longhena - simboleggia eventi nefasti poichè la divinità legata a questo pianeta era associata a guerre, alluvioni, carestie, tragedie. In una recente intervista, Maria Longhena spiega il motivo per cui sia tanto importante il passaggio di Venere: “La divinità legata a questo pianeta era associata a eventi nefasti, come alluvioni, disastri, guerre. E la fine del ciclo del conto lungo calendariale maya è prevista con sventure, esattamente come la fine del ciclo precedente: quest’ultima è rappresentata, nel Codice di Dresda, con un diluvio universale simboleggiato da un immane drago che vomita le acque sulla Terra".

 Anche secondo l'astrofisico Jesùs Galindo Trejo, che ha studiato i dipinti parietali nella «Sala degli Affreschi» a Mayapan, le scritture incise su una grande stele di pietra a Tortuguero (Messico del Sud) prevedono "la fine del ciclo calendariale al compimento del «Conto lungo», con la discesa dal cielo di un essere soprannaturale, il quale porterà..."

Non è dato sapere come finisce la frase poichè la stele è rovinata a tal punto da rendere illeggibili le lettere. Quindi a questo punto ci toccherà solo aspettare di trascorrere il 5 Giugno e vedere cosa accadrà! (Fonte: unionesarda.it)

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