Vulcanologia
L'evoluzione dell'eruzione del vulcano Fogo e i rischi ad essa connessi
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Vulcanologia
- Pubblicato 20 Gennaio 2015
- Scritto da Ali Dorate
Una nuova eruzione vulcanica è iniziata a Fogo, una delle isole di Capo Verde, il 23 novembre 2014.
Questa eruzione continua fino ad oggi ed è considerata la più grande in termini di danni sull'arcipelago da oltre 60 anni. Il maggior danno è stato causato dalle colate laviche che avanzano nelle zone popolate, e non c'è niente che si possa fare per fermarla. Numerosi edifici e strade sono stati distrutti. In totale, tre villaggi sono stati abbandonati e migliaia di residenti sono stati evacuati.
Un team del GFZ German Research Centre for Geosciences sta attualmente conducendo una ricerca per supportare i partner locali e valutare meglio l'evoluzione dell'eruzione e i rischi ad essa connessi. Il GFZ ha iniziato ad osservare l'eruzione del vulcano per fornire supporto e aiutare nell'interpretazione dei dati. "Il nostro team, il GFZ Hazard and Risk Team HART, lavora in stretta collaborazione con l'Università di Capo Verde, il Volcano Observatory of the Canary Islands e il German Aerospace Centre", spiega il vulcanologo del GFZ, Thomas Walter. " Da un lato, stiamo analizzando i dati provenienti dai nuovi satelliti di telerilevamento per sviluppare modelli che ci spiegano il percorso del magma. Dall'altra, stiamo raccogliendo dati sulla lava che fluisce direttamente nel settore attraverso l'installazione di strumenti di monitoraggio del vulcano."
I dati satellitari, che vengono acquisiti dal satellite Sentinel-1 dell'Agenzia Spaziale Europea, consentono la misurazione dei movimenti a terra associati con l'eruzione del vulcano. Gli scienziati del GFZ sono riusciti a localizzare e seguire il percorso del magma dalle profondità al suo punto di eruzione. Il satellite Sentinel-1 acquisisce nuove immagini almeno una volta alla settimana, che permettono così di aggiornare regolarmente sul percorso di risalita del magma . Questi dati di telerilevamento sono completati da un team di spedizione che sta attuando diversi tipi di misure. Le registrazioni infrarossi permettono di monitorare le variazioni di temperatura. Uno scanner laser, in aggiunta, fornisce misurazioni topografiche in milioni di punti. Il vulcanologo Thomas Walter spiega ancora: "Questi dati ci permettono di quantificare i volumi di lava eruttati e anche di valutare meglio il pericolo delle colate laviche." La durata residua dell'eruzione non è nota. Il tasso di eruzione del magma è diminuito, ma le preoccupazioni sono sorte circa un recente aumento del carattere esplosivo dell'eruzione e la relativa dispersione di cenere. Questi sviluppi sono attualmente in fase di studio, anche perchè un approccio troppo vicino al sito dell'eruzione rimane pericoloso.
Ali Dorate
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