Vulcanologia
Analisi sismica:il rischio abbinato ad un ghiacciaio che esplode in Islanda
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Vulcanologia
- Pubblicato 19 Agosto 2014
- Scritto da Paolo Lui
La lava che scorre a una profondità relativamente minima sotto al ghiacciaio, scatenerà un'esplosione vulcanica del Bardarbunga che potrebbe espellere cenere e vapore nell'alta atmosfera?
L'Ufficio islandese per la Meteorologia (IMO) pensa che la probabilità di un tale evento nel loro paese sia aumentato. Da sabato 16 agosto, il livello di rischio era da codice verde, da "stato non eruttivo." L'IMO ha aggiornato il rischio due volte negli ultimi due giorni: Domenica al codice giallo, e Lunedi per un codice arancione, che indica come il "vulcano abbia un maggiore potenziale per una eruzione."
La responsabilità del monitoraggio di tali rischi spetta all'IMO, perché le eruzioni vulcaniche sub-glaciali possono creare enormi colonne di materiale che raggiungono l'atmosfera, senza contare i danni provocati da uno jökulhlaup.
Questo fenomeno è fondamentale per l'Islanda, a causa della sua posizione che coincide con il traffico aereo tra l'Europa occidentale e la costa orientale degli Stati Uniti. Quando il vulcano Eyjafjallajökull ha eruttato in questo modo, nel mese di aprile 2010, i voli sono stati cancellati per sei giorni, influendo sulla vita di dieci milioni di passeggeri, senza contare le implicazioni climatiche.
L'IMO ha monitorato il Bárðarbunga, un vulcano a più di 2000 metri di altitudine, situato al di sotto del Vatnajökull, il ghiacciaio più grande del paese. Dall'inizio di giugno, hanno osservato che quattro stazioni GPS della zona hanno mostrato movimento verso l'alto in direzione del vulcano. Questo movimento suggerisce che una massa di magma (roccia fusa sotto la superficie della terra) si sta espandendo verso l'alto, più vicino alla superficie della terra.
L'IMO è particolarmente preoccupato per quello che si può definire con certezza uno "sciame sismico". Questo recente sciame, iniziato Sabato mattina, presto e continuato anche oggi. Più di 1400 terremoti sono stati registrati, alcune piccoli, alcune di medie dimensioni, concentrati in prossimità delle faglie associate con il vulcano.
Questi sciami costituiscono una seconda linea di evidenza che può far pensare ad un'eruzione, dal momento che tali terremoti possono essere creati da pozze di magma che si muovono verso l'alto. I terremoti nelle ultime 24 ore sono stati più numerosi, più potenti, e più vicino alla superficie, e il tutto punta a una maggiore probabilità di eruzione.
Cercheremo di seguire la situazione, con i dati tecnici che nelle prossime ore saranno messi a disposizione.
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