Vulcanologia
I livelli di magma all'interno del Mount St. Helens sono in graduale aumento: IL VIDEO
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- Categoria: Vulcanologia
- Pubblicato 04 Maggio 2014
- Scritto da Ali Dorate
Il Mount St. Helens, lo stratovulcano attivo che si trova nello stato di Washington, negli Stati Uniti, sta gradualmente aumentando i livelli di magma.
Gli scienziati riferiscono che presto potrebbe aumentare l'attività del vulcano, che 34 anni fa uccise quasi 60 persone e causò danni stimati in un miliardo di dollari.
Infatti 18 maggio 1980, alle 8:32, un terremoto di magnitudo 5,2 scosse il vulcano. Il fianco nord si staccò e franò a valle, mentre contemporaneamente un'esplosione provocava una nube di cenere incandescente che si spostò a una velocità di oltre 100 chilometri all'ora, distruggendo tutto ciò che trovò sul suo percorso.
Una nuvola densa e nera si sollevò nella stratosfera con esplosioni e fulmini che oscurarono tutto nel raggio di 200 chilometri dal vulcano. L'attività sismica continuò fino alle 8:44, per poi interrompersi fino alle 12:00. L'eruzione continuò fino alle 18:30 circa.
Alla fine dell'eruzione il vulcano apparve completamente distrutto: circa 2,5 chilometri cubi del suo fianco nord erano scomparsi con la frana, e la cima si era abbassata di 350 metri; un ampio cratere a forma di ferro di cavallo si era formato verso nord, e risultarono eruttati circa 0,2 chilometri cubi di magma, che distrussero 27 chilometri quadrati di foresta secolare. Nella prima eruzione del 18 maggio, persero la vita 57 persone. Nei giorni seguenti, le polveri emesse dal vulcano vennero trasportate a grande distanza, e si depositandosi formarono spesse coltri, che danneggiarono le coltivazioni anche a 2500 chilometri di distanza, e per settimane vennero osservate dai satelliti negli strati alti dell'atmosfera.
Tra il 2004 e il 2008, gli scienziati del Pacific Northwest Sesmic Network hanno analizzato attentamente la cupola dell'edificio vulcanico. Le analisi condotte hanno evidenziato che il serbatoio magmatico si è lentamente ri-pressurizzato dal 2008, a causa dell'arrivo di una piccola quantità di magma supplementare a circa 5 chilometri sotto la superficie. USGS e PNSN stanno continuando a monitorare le deformazioni del suolo e la sismicità del Mount St. Helens nel tentativo di saperne di più sulla sua attività. Questa estate, essi dovranno anche misurare i gas rilasciati e il campo gravitazionale intorno ad esso, in modo da utilizzare i dati raccolti per monitorare il livello del magma.
Ali Dorate
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