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Oceanologia

Virus responsabile della morte di massicce fioriture di fitoplancton nel Nord Atlantico?

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Il blooms algale ha un ciclo di vita complesso

bloom310Avendo il giusto mix di sostanze nutritive come la luce del sole e la temperatura dell'acqua, il fitoplancton può esplodere in fioriture abbastanza grandi da essere visibili dallo spazio.

Ma quali fattori portano alla scomparsa di queste masse galleggianti di organismi microscopici? A volte i virus!

L'impatto dei virus sul fitoplancton è stato dimostrato da una recente ricerca che ha utilizzato dati satellitari per misurare il ciclo di vita di una grande fioritura di Emiliania huxleyi, una specie abbondante di Coccolitoforo unicellulare.

"Abbiamo dimostrato che tali grandi fioriture possono crollare in un breve periodo di pochi giorni a causa di un'infezione virale," ha dichiarato Ilan Koren del Weizmann Institute of Science . "Le implicazioni ecologiche e climatiche di tali fenomeni sono enormi." Questo perché i fitoplancton sono alla base della catena alimentare nella stragrande maggioranza degli ecosistemi acquatici, e producono inoltre la metà dell'ossigeno totale prodotto dagli organismi vegetali della Terra.
Le immagini riprese dal  Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) della NASA, sul satellite Aqua, mostrano la fioritura del Coccolitoforo studiata da Koren e colleghi. L'immagine in alto a sinistra è stata catturata il 21 giugno 2012, quando la fioritura era fiorente, e l'immagine in alto a destra è stata catturata il 2 luglio 2012, quando la fioritura è finita.

fitoplancton

Le immgini riportate qui sotto mostrano le concentrazioni di clorofilla in quei giorni, come viste dal MODIS.

fitoplancton

 La clorofilla è un pigmento leggero usato dal fitoplancton per effettuare la fotosintesi e permette agli scienziati di mappare la quantità e la posizione del plancton.

In questa zona del Nord Atlantico tra la Groenlandia e l'Islanda, i ricercatori hanno scoperto che i fattori fisici, come ad esempio la temperatura dell'acqua e la salinità che possono influenzare la dinamica della fioritura, sono stati relativamente stabili in tutta l'area. "Pertanto, in tali zone qualunque cambiamento osservato può essere attribuito alla biologia", ha detto Koren.

I ricercatori hanno cercato di studiare quali fattori biologici erano al lavoro. I dati del satellite sono stati combinati con misure in sito su campioni di acqua prelevati nel corso di un mese nell'estate del 2012, in crociera nel Nord Atlantico per quantificare la crescita, la vita, e la morte di circa 30 chilometri (18,6 miglia) di Emiliana huxleyi, una specie di coccolitofori contraddisitinta da una distribuzione a livello pressoché globale, dai mari tropicali a quelli sub-artici.

In questo caso, sono stati trovati nei campioni di acqua dell'oceano alti livelli del virus Emiliania huxleyi, che infetta le cellule di questa specie di Coccolitoforo.
"Ci sono buone evidenze che la scomparsa dei fiori può essere attribuita al virus", ha detto il l'ecologista Mike Behrenfeld della Oregon State University. "Tuttavia, penso che ci sia ancora molto lavoro da fare per  capire quanto questo virus possa influenzare a livello globale."
La fioritura del 2012 nel Nord Atlantico misurava circa 60 miglia (circa 100 chilometri) e ha prodotto circa 24.000 tonnellate di carbonio organico. Non è chiaro se il carbonio è stato riciclato nell'atmosfera o se ha subito un processo che ha contribuito a depositarlo sul fondo del mare. Le risposte potrebbero aiutare gli scienziati a capire meglio i precisi impatti ecologici e climatici.

Ali Dorate

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