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Varato un nuovo progetto che prevede il raggiungimento del mantello terrestre! Qui tutti i dettagli
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- Pubblicato 06 Ottobre 2012
L'uomo è riuscito a raggiungere senza non poche difficoltà la Luna, e sta progettando (da decenni, chissà quando verrà attuata) di andare su Marte, ma si può dire che conosciamo molto meglio gli altri pianeti che l'interno del nostro. Nel film Viaggio al Centro della Terra del 1959 l'attore James Mason diceva: siamo grandi uomini eruditi, e con la nostra testa abbiamo grandi conoscenze dei pianeti attorno a noi, ma il più grande dei misteri è sotto la suola delle mie scarpe.
{module [461]}Siamo soltanto riusciti a "scalfire appena" la superficie del nostro pianeta in Russia, ma non siamo riusciti a superare le 7 miglia di profondità. E' stato così varato un costosissimo progetto di ben un miliardo di dollari per forare il nostro pianeta di circa 8 km sotto il fondo del mare, per poter raggiungere il mantello che è spesso mediamente 3000 km. Il nostro pianeta è fatto a strati: Un nucleo (con uno interno e uno esterno), un mantello e la crosta. Tutto ciò potrebbe aiutare a rispondere ad alcuni degli interrogativi che da sempre attanagliano la nostra mente. Siamo riusciti a vedere il nostro pianeta dall'alto o addirittura da altri pianeti, perché non vederlo direttamente dall'interno?
Gli scienziati stanno già confrontando i risultati delle missioni lunari "Apollo"m al fine di valutare l'entità degli eventuali campioni da raccogliere e da analizzare poi in laboratorio. Al fine di prelevare tali rocce. Il team di scienziati coinvolti nell'impresa stanno pensando al modo in cui arrivare al mantello: si dovrebbero usare oltre 10 tubi di perforazione lunghi più di 4 miglia, rinforzati con apposite leghe resistenti ad altissime temperature. I leader Damon Teagle dell'università britannica di Southampton dichiara che questo sarebbe lo sforzo maggiore nella storia della scienza della terra.
Sono state già individuate tre possibili posizioni di perforazione, e sono tutte sul fondo dell'oceano Pacifico. Il buco che si scaverà potrebbe avere uno spessore di appena 30-40 cm, e già da qui si capisce la difficoltà del progetto.
Gli scienziati usufruiranno di una nave giapponese appositamente da costruire, la Chikyu. Tuttavia il primo esperimento simile fu tentato già nel 1960 con il progetto americano "Mohole", mentre il secondo fu tentato dai russi nel 1980 a Nord della penisola di Kola: qui sono stati raggiunti addirittura i 12 km di profondità!
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