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Prime TEORIE sullo spostamento delle PIETRE nel lago Racetrack Playa, nella Death Valley
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- Pubblicato 05 Settembre 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
I ricercatori americani hanno deciso di approfondire la questione relativa allo spostamento delle pietre sul lago Racetrack Playa, nella Death Valley. Fino ad ora son state tirate in ballo numerose teorie, ma a dire il vero la risposta a questo misterioso evento non è stata ancora trovata.
Secondo gli scienziati queste pietre (il peso di alcune delle quali supera localmente i 5 kg) si spostano sulla superficie del lago asciutto a seguito dell'esposizione delle stesse alla terra umida, al ghiaccio che si forma durante la notte e alle forti raffiche di vento.
Tuttavia (e questo è un aspetto fondamentale e non di poco conto), non tutte le pietre si muovono nella stessa direzione e anzi, quasi tutte si muovono in direzioni diverse. Se il vento soffiasse sempre con la stessa traiettoria, i massi dovrebbero spostarsi di conseguenza verso la direzione del vento...
C'è molto dibattito difronte a questa teoria; molti scienziati infatti negano apertamente l'influenza del ghiaccio sullo spostamento delle pietre, altri invece ritengono che si tratti di un aspetto molto importante, senza ovviamente tralasciare il ruolo primario che occupano anche l'acqua, il vento e la terra umida, come già descritto poche righe sopra.
Il lago Racetrack Playa infatti è situato ad un'altitudine di 1100 metri sul livello del mare ed è circondato da numerose montagne. Spesso di notte la temperatura scende al di sotto dello zero e questo confermerebbe quanto riferito nei paragrafi precedenti in merito al congelamento parziale della terra umida.
I ricercatori hanno recentemente piazzato alcune fotocamere a numerosi sensori di movimento per studiare attentamente lo spostamento delle pietre. Dopo due anni si sono accorti che di notte il lago ghiacciava e che il ghiaccio stesso raggiungeva localmente i 6 cm di spessore!
Gli scienziati hanno così scoperto che i movimenti delle pietre (molto lenti e piuttosto rari) dipendono quindi da una serie di fattori; in primo luogo la profondità del lago, che dovrebbe essere sufficiente a formare una sorta di strano di ghiaccio galleggiante. In secondo luogo, non essendo troppo grandi, le pietre riescono a rimanere in superficie. In terzo luogo il ghiaccio deve essere abbastanza resistente da poter permettere alle pietre di scivolare sopra di esso.
E, per concludere, dopo una notte fredda con temperature sotto lo zero, il soffio della brezza che spinge le pietre a scivolare sulla lastra di ghiaccio. Tuttavia, ci scommettiamo, da qui in avanti di teorie ne emergeranno una dietro l'altra, chissà quale sarà la risposta reale.
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